Il bosone di Higgs: guida pratica per fisici improvvisati
Il Cern ha annunciato di aver scoperto la cosiddetta “particella di Dio”, nota anche come il bosone di Higgs, dal nome del fisico britannico Peter Higgs che già nel 1964 ne aveva previsto l’esistenza. Grazie ad essa si può spiegare come mai ogni cosa ha una massa e la materia esiste così come la conosciamo.
La scoperta è di fondamentale importanza, poiché è effettivamente il tassello mancante del quale la fisica contemporanea ha bisogno per completare la principale delle sue teorie, chiamata Modello Standard, per capire come è fatto l’universo.
Il Modello Standard è una sorta di “catalogo della materia” che prevede l’esistenza di tutti gli ingredienti fondamentali dell’universo così come lo conosciamo. Le 12 particelle elementari sono organizzate in due famiglie, i quark e i leptoni, veri e propri mattoni della materia presenti sia nelle cose infinitamente grandi (come le galassie) che negli esseri umani e nel mondo microscopico. Il modello comprende inoltre una famiglia di altre 12 particelle, che sono i messaggeri delle tre forze della natura che agiscono nell’infinitamente piccolo (chiamate forza forte, elettromagnetica e debole). Di queste particelle-messaggero fanno parte i componenti elementari della luce chiamati fotoni, e i gluoni, che sono la colla che unisce fra loro i mattoni della materia, come i quark nel nucleo dell’atomo.
Ognuno di questi componenti della materia sarebbero inanimati senza una massa: è il bosone di Higgs che li costringe a interagire tra loro e ad aggregarsi. L’analogia più eloquente ed accessibile anche per gli esordienti totali in questo campo paragona il bosone di Higgs ad un personaggio famoso che entra in una sala piena di persone, attirando intorno a sé gran parte dei presenti: in pratica, mentre il personaggio si muove attrae le persone a lui più vicine. Al contempo, quelle che lascia alle sue spalle tornano nella loro posizione originale e questo affollamento aumenta la resistenza al movimento. Vale a dire che il personaggio acquisisce massa, proprio come fanno le particelle che attraversano il campo di Higgs: le particelle interagiscono fra loro, vengono rallentate dall’attrito, non viaggiano più alla velocità della luce ed acquisiscono una massa.