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E Beppe Grillo lancia le “parlamentarie”

di Mirko Spadoni

In genere si parla di primarie per eleggere il candidato premier. C’è chi le fa e chi no. Insomma, si tratta di una scelta a discrezione dei diretti interessati. Ora invece si va oltre: arrivano le “parlamentarie”, ovvero la via scelta dal Movimento 5 Stelle per scegliere chi, tra i 1.400 candidati, verrà iscritto nelle liste elettorali da presentare in tutto il Paese alle prossime elezioni politiche. Il tutto “senza intermediazione dei partiti”. Alla fine, “non ci saranno “nominati” in Parlamento, ma cittadini che possono entrare come portavoce nella macchina dello Stato per renderla trasparente e democratica”. Perché queste, puntualizza Grillo, “non sono primarie con leader di cartapesta”.
Non ci saranno seggi, né tantomeno contributi da versare. “Il voto – si legge in un post pubblicato sul blog del comico genovese – non costerà nulla”. Non ci saranno seggi perché tutto si svolgerà scrupolosamente via online.
Le votazioni saranno aperte dal 3 al 6 dicembre, dalle 10 alle 17 di ogni giorno.
Tanti sono i candidati, tra di loro ci sono “operai, casalinghe, professionisti, disoccupati, piccoli imprenditori, precari, impiegati statali, studenti, ma ciascuno con delle caratteristiche precise: “Tutti coloro che hanno accettato la candidatura si sono in precedenza presentati alle elezioni comunali o regionali per il M5S, non hanno precedenti penali, non sono in carica come sindaci o consiglieri, non hanno fatto due mandati”.
Ognuno, grazie alla concessione del Movimento, avrà il suo spazio per mettere in mostra la proprio qualità: “Ogni candidato dispone di una pagina elettorale con le informazioni anagrafiche, il curriculum e una sua presentazione che può essere consultata prima delle votazioni”. Ma anche chi vuole partecipare alle “parlamentarie” come elettore deve possedere requisiti ben precisi: “Può votare chi è iscritto al M5S al 30/09/2012 e ha inviato i suoi documenti di identità digitalizzati”.
Una volta superata la selezione, “ogni votante ha a sua disposizione tre preferenze da attribuire a candidati della sua circoscrizione elettorale, al cui elenco viene indirizzato al momento del voto”. Il voto online per scegliere i propri “parlamentari” è una assoluta mondiale, sostiene Grillo. Il percorso per arrivarci, “lungo e difficile”. Tuttavia, chi dirige il Movimento non si reputa esente da eventuali sbagli: “Può essere che ci siano stati degli errori, che qualcuno per i motivi più diversi non sia riuscito a candidarsi o che si sia candidato senza averne i requisiti, in questo ultimo caso vi prego – chiede il leader del Movimento – di segnalarlo”.
Insomma, quella che per Grillo è “la vera anima del Paese” si mobilita in vista delle prossime elezioni. I candidati, garantisce, sono “persone animate da spirito di servizio, non politici di carriera. Cittadini che – annuncia – rinunceranno a gran parte dello stipendio e alla buonuscita per il reinserimento nella società (!?), che pubblicheranno on line tutte le spese che sosterranno. Il M5S lascerà allo Stato i rimborsi elettorali per un valore (con le attuali proiezioni) di circa 100 milioni di euro”. Infine, Grillo lancia anche un invito: “Qualche partito si unisce al club?”.
Un Movimento “senza soldi, senza media, con contro l’intero Sistema e i suoi cani da guardia”, deciso ad arrivare in Parlamento. Alla fine, l’obiettivo è sempre quello.

 

1 Commento per “E Beppe Grillo lancia le “parlamentarie””

  1. […] Grillo, leader e portavoce del Movimento 5 Stelle, ha chiuso le parlamentarie, una sorta di primarie alle quali si votava solamente online. La capolista alle elezioni politiche […]

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