Il medagliere azzurro della Deaflympic
In tre hanno conquistato dieci medaglie a Sofia, per lo meno nelle gare in “singolo”. Meritano la copertina, fermo restando che gli altri atleti che hanno partecipato alla spedizione bulgara guadagnano un plauso per sacrifici (fatti) e sensazioni (regalate). Si parte dalla ciclista azzurra Renate Telser, che ha centrato a Sofia un clamoroso tris conquistando la medaglia d’oro nelle prove su strada di ciclismo e di mtb. Peccato solo che il cambio le abbia creato noia, altrimenti sarebbe arrivato pure il terzo oro, nella gara a cronometro. Invece “solo” un argento. Pasquale Longobardi, classe 1995, ha conquistato la medaglia d’oro nel karate, categoria open (peso libero). In finale ha sconfitto il venezuelano Kordero (2-1) e il successo lo ripaga di qualche errore di valutazione dei giudici; malintesi di giudizi che il giorno prima gli avevano impedito di conquistare il gradino più alto del podio. Poi, al terzo giorno di gare, ha aggiunto all’oro e all’argento, pure il bronzo. Prima della trasferta bulgara Luca Germano aveva vinto 13 ori totali tra Deaflympic, Mondiali ed Europei, tutto negli ultimi quattro anni. Ha conseguito in totale quattro primati del mondo (50, 100 e 200 farfalla, 100 stile). Alcuni sono stati battuti, altri no, come per esempio quello dei 200 farfalla (2.01.7). A Sofia ha aggiunto un oro, un argento e un bronzo. Un fenomeno.
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