Italia prima al mondo per produzione e qualità del vino
A vendemmia quasi ultimata l’Italia ha registrato un produzione vinicola che secondo le stime si attesterebbe a 45 milioni di ettolitri contro i 44 stimati per la Francia, ottenendo così il primato mondiale. Al terzo posto della classifica troviamo invece la Spagna seguita dagli Stati Uniti.
Nel dettaglio la produzione di vino italiano del 2013 ha registrato un aumento del 2% rispetto allo scorso anno. Secondo la Coldiretti, merito dell’andamento positivo si deve anche alle altalenanti condizioni climatiche che hanno interessato il Paese, favorendo l’ottimale maturazione delle uve per una qualità vinicola molto più elevata rispetto al passato più recente.
La produzione per oltre il 40% è stata destinata ai 331 vini a denominazione di origine controllata e ai 59 vini a denominazione di origine controllata e garantita. Il 30% ai 118 vini a indicazione geografica tipica mentre il restante 30% a vini da tavola. Per quanto riguarda le vendite oltre confine, il Belpaese festeggia la conclusione della vendemmia con un record storico di cinque miliardi di euro, dovuti ad un aumento del 9% negli acquisti.
La miglior performance è quella registrata dai vini spumanti che hanno registrato un aumento del 18%, togliendosi inoltre la soddisfazione di rubare terreno agli champagne.
Negli Stati Uniti, maggior Paese extraeuropeo esportatore di vino, verso il quale l’export italiano è cresciuto del 10%, particolarmente apprezzati sono i rossi come il Chianti, il Brunello di Montalcino e il Barolo. Negli Usa vanno alla grande anche bianchi come il Prosecco e il Pinot Grigio. Anche la Russia sembra prediligere i vini nostrani facendosi scaldare da Chianti, Barolo, Asti e Moscato d’Asti.Forte anche il mercato interno italiano: secondo la Coldiretti è “in atto la riscossa dei vitigni autoctoni del territorio che hanno conquistano ben tre premi su quattro assegnati dalla principali guide 2014, a conferma di una tendenza che, nel tempo della globalizzazione, vede gli italiani bere locale a chilometri zero”. Basti pensare che le bottiglie più richieste e più premiate sono quelle prodotte a livello regionale, da Sud al Centro fino al Nord del Paese. “Non a caso – spiega la Coldiretti – in testa alla classifica dei vini bianchi più premiati dai gourmet c’è il marchigiano Verdicchio che si aggiudica 57 massimi riconoscimenti davanti a Fiano (35), Sauvignon (31), Soave (30), Friulano (27).