La corsa solitaria del Pd
Il Partito democratico si conferma di gran lunga la prima forza in Italia, nonostante le tensioni delle ultime ore percepite tanto dall’elettorato in generale che da quello di riferimento. Tuttavia, considerata la distanza siderale con gli altri partiti, il Pd prosegue la sua corsa solitaria anche se, rispetto a un mese fa, perde due punti percentuali, attestandosi ora al 39%. Alle sue spalle, ma molto distaccato, il Movimento 5 Stelle con il 19% dei consensi (+1%). Poi Forza Italia, al 16% (+1%). La Lega Nord è al 9%, stabile sul mese. Come stabile è Nuovo Centrodestra che si attesta al 4%, stessa percentuale di Fratelli d’Italia che però ha guadagnato un punto. Sel è al 2%, medesimo risultato di 30 giorni fa. La rilevazione è dell’istituto di ricerca Tecnè per Porta a Porta di martedì 28 ottobre.
La lieve flessione del Pd giunge in un momento delicato del partito, in cui sono emerse negli ultimi giorni, quasi a rasentare un’evidente spaccatura, le diverse visioni che al momento lo compongono. Si divide il giudizio tra gli elettori del Pd, che nel 51% dei casi ritengono si possa trovare un punto di equilibrio. Nell’altra parte, invece, vige un clima di maggiore incertezza. Nello specifico per il 28% degli elettori del Pd si arriverà ad una scissione. Non sa (o non considera plausibili nessuno dei due scenari) il 21%. Tra tutti gli altri, l’ipotesi scissione è contemplata dal 43% del campione mentre per il 25% si giungerà ad un punto di equilibrio. Non sa il 32%.
L’attualità politica
Agli intervistati sono state rivolte anche domande sull’attualità politica. In particolare sul tema delle unioni civili e del concetto di famiglia. Per il 63% può considerarsi una famiglia a tutti gli effetti anche le coppie non sposate ma stabilmente conviventi, comprese quelle omosessuali. Per il 37% sono una famiglia solo le coppie formate da una donna e un uomo, uniti in matrimonio.
Di recente Forza Italia ha illustrato quella che è la sua proposta in materia. Non “matrimonio gay”, ma unioni con diritti civili ed economici equiparati alle coppie sposate, diritto di riconoscimento dei figli legittimi di uno dei partener. Tra gli intervistati, nel loro complesso, si dicono d’accordo nel 43% dei casi, contrari nel 53 (il 4% non sa). Se il campione si restringe a coloro che dichiarano di votare per Forza Italia, i pareri positivi si attestano allora al 50% e i contrari al 48% (un sostanziale equilibrio tra i due punti di vista). Non sa il 2%.
Il discorso cambia notevolmente quando a rispondere sono gli elettori di centrodestra in generale. La quota di quanti non si dichiarano d’accordo con la proposta di Forza Italia raggiunge il 60%, mentre chi è d’accordo rappresenta il 38% del campione. Non sa, anche in questo caso, il 2%.
Il sondaggio è stato effettuato il 27 ottobre 2014 con numerosità pari a 1.000 casi con metodo 500 Cati + 500 Cawi su un campione rappresentativo della popolazione (>18 anni). Margine d’errore +/- 3% sui risultati a livello dell’intera popolazione.
Sfoglia il sondaggio Tecnè per Porta a Porta in pdf
[…] sondaggio Tecnè per Porta a Porta (Rai 1). Qui l’archivio dei Tecnè precedenti. Qui l’articolo di […]