Un anno di politica e di economia
Un anno di politica e di economia: Tecnè traccia per Tgcom24 il bilancio dell’anno che si sta per concludere analizzando il clima socio-politico e il clima socio-economico attraverso gli andamenti trimestrali dei diversi indicatori presi come modello sulla base delle singole rilevazioni mensili. Quanto emerge dall’indagine è il persistente clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni (eccezion fatta per la magistratura e le forze dell’ordine), ma anche verso i partiti e i sindacati, con questi ultimi che hanno però registrato una risalita verso il territorio positivo nell’ultimo periodo. Altalenante, invece, l’indice di fiducia nel governo. Così nel dettaglio.
La fiducia nel governo
Nel primo trimestre l’indice di fiducia nel governo si attestava a 50 punti (100 il livello massimo a indicare molta fiducia). All’epoca era ancora in carica l’esecutivo di Enrico Letta, ma nel secondo trimestre, quando è subentrato il governo Renzi, l’indice di fiducia faceva un balzo raggiungendo i 61 punti. A conferma, quindi, delle speranze riposte nel cambio alla guida del paese. Il trend veniva confermato nel trimestre successivo (61) per poi scendere in territorio negativo, considerate le ultime misure varate cui sono seguiti scontri e polemiche, soprattutto in materia di lavoro, a quota 46.
La fiducia nel Parlamento
Per quanto riguarda la fiducia nel Parlamento durante l’anno non sono mai stati rilevati giudizi positivi, tanto che il livello più alto è stato raggiunto nel secondo trimestre quanto l’indice si è attestato a 36. Dai 31 punti di inizio anno, il 2014 si è chiuso con la fiducia nel Parlamento in ulteriore calo, a 29.
La fiducia nelle Regioni
Un andamento per certi versi analogo è quello che caratterizza la fiducia nei confronti delle Regioni (presidente e giunta). Gli scandali degli ultimi anni devono ancora avere condizionato i pareri dei cittadini, tanto da mantenere il livello di fiducia stazionario (35-40-38-36).
La fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine
Magistratura e forze dell’ordine sono le uniche istituzioni a occupare il territorio positivo. Il trend ha tuttavia subìto un lieve calo tra il primo trimestre e il terzo (da 59 a 57); stabile l’ultimo periodo dell’anno.
La fiducia nei partiti
Stabilmente in territorio negativo la fiducia nei confronti dei partiti. L’anno è stato aperto e chiuso con l’indice a 24 punti, mentre nel secondo trimestre si è toccata quota 26, il massimo nel 2014.
La fiducia nei sindacati
Le posizioni contrarie al Job Act espresse in queste settimane devono avere restituito slancio alle sigle sindacali, considerata la risalita (fino a 48 punti) dopo un anno piuttosto al ribasso. Al primo trimestre, infatti, l’indice di fiducia nei sindacati si attestava a 42, per poi scendere a 41 nel secondo e riprendere quota nel terzo trimestre (44).
La conflittualità sociale
La conflittualità sociale è un indicatore che racchiude diversi aspetti del quadro socio-economico, quali la fiducia delle famiglie consumatrici, le aspettative future, la percezione di sicurezza rispetto all’andamento del mercato del lavoro. Nel secondo e nel terzo trimestre si era assitito ad una risalita del clima di fiducia (rispettivamente a 44 e a 43), ma in questo senso il 2014 si chiude peggio (32) di come era iniziato (35).
La partecipazione politica
La percentuale di quanti indicano che andrebbero a votare si è attestata stabilmente sopra i 50 punti (51 nel primo trimestre, 55 nel secondo e 53 nel terzo) per scendere, seppur lievemente, nell’ultimo trimestre a quota 49.
I consensi ai partiti
Durante l’anno il Partito democratico si è collocato sopra i competitori in maniera costante. Dal 30% del primo trimestre si è passati al 39% (con la leadership di Matteo Renzi ormai consolidata), toccando il picco del 42% nel terzo trimestre sulla scia del risultato ottenuto alle elezioni europee di maggio, registrando infine un calo al 37% nell’ultimo trimestre.
Il Movimento 5 Stelle non si è mai spinto oltre il 22%, percentuale che registrava nei primi sei mesi dell’anno. Dopo il voto europeo i consensi hanno oscillato tra il 19 e il 18%.
In calo costante, invece, Forza Italia: dal 25% di inizio 2014 il principale partito di centrodestra è sceso fino al 16%, stabile nel secondo semestre.
Percorso inverso quello della Lega Nord: la leadership di Matteo Salvini ha consentito al Carroccio di recuperare il terreno perso negli anni scorsi, registrando un’avanzata che dal 4% iniziale l’ha condotto all’attuale 11%.
Numerosità pari a 1.000 casi per mese (3.000 a trimestre) con metodo 500 Cati + 500 Cawi per ogni rilevazione mensile su un campione rappresentativo della popolazione (>18 anni). Margine d’errore +/- 3% sui risultati a livello dell’intera popolazione.
Sfoglia l’indagine Tecnè-Tgcom24 in pdf
[…] composto da slide riassuntive dell’anno appena passato. Qui i sondaggi Tecnè precedenti. Qui l’articolo di […]