Che anno sarà? Prospettive per il 2016
Come sarà il nuovo anno? Chi confida nella svolta in ambito lavorativo (il 47%) chi stare in salute (il 44%), chi conservare o trovare il grande amore (il 25%). Sono queste tre ipotesi, infatti, le più “gettonate” secondo le rilevazioni di Tecnè, che ha sondato gli umori degli italiani sulle prospettive per il 2016 e la situazione politica per Porta a Porta del 4 gennaio 2016. Il 19% degli intervistati, invece, conta di guadagnare o vincere molti soldi, il 18% avere molti amici e divertirsi, l’8% avere successo e diventare famoso. Meno ottimista, per così dire, è il punto di vista rispetto ai grandi scenari internazionali. Il 60%, infatti, che nel 2016 potrebbero verificarsi nuovi attentati terroristici in Europa (il 37% non esclude tale possibilità per l’Italia, il 36% immagina guerre con il coinvolgimento diretto dell’Italia). Il 52%, invece, prevede un’intesificazione dei flussi migratori. Tuttavia, rispetto alle condizioni socioeconomiche del paese, gli italiani mostrano un cauto ottimismo: il 41% crede, infatti, nella crescita economica e dell’occupazione in Italia. Il 30%, al contrario, indica nella crisi politica dell’Europa e dell’area euro alcuni degli eventi che potrebbero interessarci nel nuovo anno.
Gli italiani non si aspettano grandi cambiamenti nel 2016 rispetto alla condizione economica personale: il 63% sostiene che resterà sostanzialmente la medesima del 2015, il 20% migliore, il 14% peggiore (il 3%, invece, è senza opinione).
La questione ambientale ha occupato le prime pagine dei giornali a lungo, durante le festività natalizie. Non emerge una differenza netta tra i giudizi positivi e i giudizi negativi sulle misure adottate – o che stanno per essere adottate – per ridurre l’inquinamento. L’unica eccezione riguarda la circolazione di targhe alterne che convince il 57% degli intervistati (il 36% si dice contrario, il 7% non sa). Invece, tra i provvedimenti ancora da adottare, la riduzione di due gradi della temperatura per il riscaldamento delle abitazioni ottiene il 48% dei giudizi positivi, ma il 44% di quelli negativi (8% non sa) e, più o meno allo stesso modo, la riduzione di 20 km della velocità delle automobili nei centri urbani incontra il 48% dei giudizi favorevoli, il 42% dei pareri è negativo (il 10% non sa). Eppure appare una certa contraddizione rispetto al comportamento effettivo degli italiani. Ad esempio il 24% degli intervistati risponde che usa meno l’automobile, ma il 76% no. Il 5% ha ridotto di due gradi il riscaldamento, ma il 95% no. Il 4% ha ridotto di 20 km la velocità dell’automobile, ma il 96% non lo fa.
Intenzioni di voto alla Camera
Ad oggi il Pd risulta essere ancora il primo partito con il 31% dei favori (rispetto ad un mese fa è cresciuto dello 0,5%). Andamento analogo per il Movimento 5 Stelle, che si attesta al 29% (+0,5%). La Lega si attesterebbe al 15,5% (anch’essa in aumento dello 0,5%). In calo Forza Italia, -0,5% rispetto a un mese fa, ora al 12%. Fratelli d’Italia è stabile, al 5%, mentre Area Popolare perde consensi (al 2,5%, -0,5%). Sinistra Italiana raggiungerebbe il 3% dei consensi (-0,5%); Idv ha dalla sua lo 0,5% dei favori, così come Scelta Civica (altri partiti 1%). L’area degli incerti/astensione si collocherebbe al 49,5% (-2% rispetto ad un mese fa).
In caso di ballottaggio Tecnè ha formulato due ipotesi. La prima comprende la lista dell’area di governo (Pd-Area Popolare-Scelta Civica-Altri) contrapposta alla lista di centrodestra (FI-Lega-Fd’It-Altri). Prevarrebbe la prima, con il 54% dei voti contro il 46% (al 66% si attesterebbe l’area degli incerti/astensione). La seconda ipotesi, invece, contrappone la lista dell’area di governo al M5S. A vincere, stavolta, sarebbe il Movimento 5 Stelle, con il 52,5% dei favori mentre la lista dell’area di governo otterrebbe il 47,5% dei voti. In quest’ultimo caso l’area degli incerti/astensione si collocherebbe al 65,5%.
Nota metodologica
Titolo dell’indagine: le prospettive per il 2016 e la situazione politica. Il sondaggio è stato effettuato il 2/3 gennaio 2016. Numerosità pari a 1.000 casi con metodo Cati su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne italiana. Margine d’errore +/- 3,1% sui risultati a livello dell’intera popolazione. Estensione territoriale: intero territorio nazionale. Committente: Porta a Porta.
Sfoglia l’indagine Tecnè/Porta a Porta in pdf.
[…] a Porta (Rai1). Qui potete trovare l’elenco dei Tecnè precedenti. Qui potete trovare l’articolo […]