Il mercato del lavoro migliora, ma il recupero dei 25-34enni è troppo lento | T-Mag | il magazine di Tecnè

Il mercato del lavoro migliora, ma il recupero dei 25-34enni è troppo lento

I dati Istat mettono in luce le discrepanze registrate nell'ultimo decennio. Nella classe di età osservata diminuisce l'occupazione e cresce l'inattività
di Fabio Germani

«A marzo 2018 si conferma la ripresa dell’occupazione nell’anno in corso, dopo la battuta d’arresto osservata a fine 2017. Un aspetto di rilievo nell’ultimo mese è la crescita dell’occupazione giovanile (+68 mila occupati 15-34enni)», scrive l’Istat a proposito degli ultimi dati diffusi sul mercato del lavoro. Le rilevazioni di marzo, insomma, confermerebbero la ripresa occupazionale. Che tuttavia, pur presentando segnali positivi, è ancora sintomatica di alcune lacune che hanno interessato specifiche classi di età, e in particolare i giovani 25-34enni.

Diversi elementi hanno contribuito alla perdita di posti e occupati. Il recupero, nonostante la ripresa, appare lento e altalenante. E molto c’entra il lavoro che cambia secondo modelli economici e di business del tutto nuovi rispetto a dieci anni fa (dal salto in avanti compiuto dalla tecnologia all’automazione dei processi produttivi, fino all’esigenza di avere in azienda personale qualificato con competenze difficili da reperire sul mercato, altro problema atavico in Italia), senza dimenticare, ovviamente, la crisi economica di cui gli strascichi si fanno sentire ancora oggi.

La classe di età 25-34 anni è tra quelle che ha presentato le maggiori difficoltà, negli anni della crisi. I dati di marzo sono positivi, però: su base mensile la variazione degli occupati segna +1,5%, +0,1% sull’anno. Il tasso di occupazione, in questo segmento, si attesta al 62%, +0,9% su mese e +0,8% sull’anno. Eppure – emerge analizzando le serie storiche dell’Istat, in linea con le osservazioni precedenti – risalta agli occhi il dato nello stesso periodo del 2007. Allora il tasso di occupazione si attestava al 69,8%, nel 2008 al 70,3%. Il tasso di disoccupazione – che oggi è al 16% tra i 25.34enni – era all’8,4% sia nel 2007 sia nel 2008. Analogo l’andamento degli inattivi, coloro che non lavorano né sono in cerca. Oggi il tasso di inattività si attesta al 26,3%, dieci anni fa era pur sempre alto, ma su valori inferiori rispetto agli ultimi registrati (23,2% a marzo 2008). Nel frattempo, però, si è accentuato anche il distacco – all’epoca non così largo – con la classe di età successiva, 35-49 anni (rispettivamente 23,2% e 19,8% a fronte degli attuali 26,3% e 19,5%). Non si può escludere, insomma, l’aumento nell’ultimo decennio degli scoraggiati tra i (lavoratori) più giovani.

@fabiogermani

 

Scrivi una replica

News

Consob: in crescita gli utili delle banche nel I semestre, giù quelli delle assicurazioni

Crescita a due cifre nel primo semestre di quest’anno per gli utili netti delle banche e delle società italiane non finanziarie quotate in Borsa a…

23 Dic 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Lagarde: «Nell’Eurozona siamo vicini agli obiettivi di inflazione»

Intervistata dal Financial Times, la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha detto che l’Eurozona si «sta avvicinando molto» all’obiettivo di inflazione di medio…

23 Dic 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Panama, Mulino: «Ogni metro quadrato del Canale ci appartiene»

Panama risponde a Donald Trump. Il presidente eletto degli Stati Uniti nelle scorse ore aveva minacciato di voler riprendere il controllo del Canale di Panama…

23 Dic 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Usa, Biden commuta le pene capitali di 37 detenuti federali

Il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha commutato in ergastolo le pene capitali di 37 dei 40 detenuti federali nel braccio della morte,…

23 Dic 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia