Lavoro: così le ferie in Italia e in Europa
Comunemente l’estate è sinonimo di ferie, il binomio tanto atteso è comunque frutto di calcoli e maturazioni, in termini di giorni, fatti nei mesi precedenti. Non di rado succede però che, per motivi personali o riguardanti la mole di lavoro, le ferie non vengano godute entro i 18 mesi, termine oltre il quale scadono e, a seconda dei casi, vengono monetizzate, ma non possono essere pagate finché si continua a lavorare nella stessa azienda. L’indennità, secondo la Corte di Giustizia Ue, deve sempre essere versata nel momento in cui il rapporto di lavoro viene interrotto, per qualsiasi causa che sia il pensionamento, il licenziamento o le dimissioni. Recentemente la normativa ha allargato i casi specifici, infatti con una sentenza la Corte europea ha stabilito che tale indennità per ferie non godute possa essere trasmessa agli eredi, in caso di morte del lavoratore.
In generale in Italia il diritto alle ferie è sancito dall’articolo 36 della Costituzione e regolamentato dal Codice Civile, dal Dlgs 66/2003, i quali stabiliscono che un lavoratore ha diritto ogni anno ad un periodo non inferiore alle quattro settimane di ferie retribuite. Quindi un lavoratore nel nostro paese matura in un anno almeno 28 giorni lordi di ferie aziendali, o 22/20 effettivi a seconda che si considera la settimana lavorativa lunga o breve, a cui si aggiungono 10 giorni per festività nazionali e feste indette a livello delle singole amministrazioni comunali, per una media di 31 giorni di ferie retribuite annue. La quota di giorni di riposo che spetta ad un dipendente in Italia è in media con gli altri paesi europei, infatti la normativa prevede in Irlanda, Germania e Olanda che siano garantiti 29 giorni, mentre in Belgio 30. Secondo la società americana Get Voip, che ha incrociato dati forniti dall’Ocse con le leggi sul lavoro di ogni singolo Paese – selezionando 30 Stati -, l’Italia è al 20° posto per il maggior numero di ferie. Tra i paesi europei presenti in classifica, la Francia risulta essere la nazione che, con 41 giorni, concede più ferie, a pari merito con il Brasile, paese in cui si gode del maggior numero di giorni. La classifica stilata però non tiene conto di una differenza principale. In Francia sono previsti un minimo di 30 giorni e 11 di festività nazionali non obbligatorie, per cui però la retribuzione è attiva solamente per il Primo Maggio. Invece se consideriamo unicamente i giorni di vacanza retribuiti, l’Austria è il paese europeo che ne concede di più: 38, suddivisi in 5 settimane di ferie e 13 giorni di festività nazionali – religiose e civili – obbligatorie e retribuite.