Scenari politici ed economici, il sondaggio Tecnè
Se si votasse oggi (la rilevazione è stata condotta il 27-28 gennaio 2019 e ha dichiarato il voto il 56,1%, mentre l’area dell’astensione/indecisi si attesta al 43,9%), la Lega resterebbe primo partito, ma dal 31,8% del 7 gennaio passerebbe al 30,2%. Crescerebbe il M5S, invece, dal 24,9% al 25,8%. Secondo il sondaggio dell’istituto di ricerca Tecnè per Quarta Repubblica, il programma di approfondimento di Rete 4 in onda il lunedì, il Pd salirebbe leggermente, dal 17,8 al 17,9%, Forza Italia all’11,9%. Fratelli d’Italia registra un lieve aumento, al 4,3% (altri partiti si attestano al 9,9%).
Secondo il 40% degli intervistati (percentuale che sale al 74% tra quanti dichiarano il voto al M5S) non sarebbe opportuno tornare al voto, ma anzi finire la legislatura in modo che M5S e Lega abbiano il tempo per realizzare il contratto. È possibilista sul ritorno alle urne tra un anno («perché adesso non cambierebbe nulla») il 37% degli interpellati (a pensarla così è il 18% degli elettori M5S). Tornare al voto il prima possibile, perché troppo diverse le forze che compongono la maggioranza di governo, è quanto auspicato dall’8% del campione. Ma solo il 3% degli elettori M5S di dice d’accordo con quest’ultima osservazione.
NOTA METODOLOGICA
Campione rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, articolato per sesso, età, area geografica.
Estensione territoriale: intero territorio nazionale
Numerosità del campione: 1.000 casi [totale contatti 4.361 – rispondenti 1.000 – rifiuti/sostituzioni 3.361]
Metodo di rilevazione: CAMI-CAWI
Margine di errore: +/- 3,1% (sui risultati a livello dell’intero campione)
Data di effettuazione delle interviste: 27-28 gennaio 2019
Committente: RTI
Soggetto che ha realizzato il sondaggio: Tecnè S.r.l.
Il documento completo è disponibile sul sito: sondaggipoliticoelettorali.it
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