Italia-Cina, così i rapporti commerciali
Le esportazioni verso Pechino sono tornate a crescere a gennaio dopo la flessione di fine 2018, ma in generale il nostro paese è tra i principali partner europei. Attesa per la visita di Xi Jinping
di Redazione
A gennaio l’export italiano è tornato a crescere dopo i rallentamenti registrati a fine 2018 e buona parte del contributo alla risalita è dovuto alle vendite extra UE, così come osservato dall’Istat. E tra queste ultime ci sono da considerare gli scambi – di nuovo con il segno “+” – tra Italia e Cina. In questi giorni il presidente cinese Xi Jinping sarà in Italia (il suo tour europeo toccherà anche Montecarlo e Francia) e particolarmente attesa è la firma del memorandum d’intesa per l’adesione alla Belt and Road – l’iniziativa presentata da Xi nel 2013 –, che è stata motivo di acceso dibattito politico negli ultimi giorni. Ad ogni modo, senza scomodare eccessivamente la storia – da Marco Polo in poi, per intenderci –, i rapporti commerciali tra i due paesi si sono consolidati negli anni più recenti.
L’Italia è il quarto partner commerciale europeo di Pechino, prima di noi ci sono Germania, Regno Unito e Francia. In generale la Cina è per l’Italia il nono mercato al mondo per esportazioni. Nel 2015 le esportazioni italiane si sono attestate intorno ai 10,4 miliardi di euro (meccanica strumentale tessile e chimica i settori più dinamici). Il Gruppo SACE aveva previsto export italiano in crescita «in media annua del 5% nel periodo 2016-19, con le migliori opportunità nei settori agroalimentare, della meccanica strumentale, energetico, infrastrutturale». Nel 2017 il 3% di quanto l’Italia ha esportato era destinato alla Cina. E siamo terzi, dopo Regno Unito e Germania, per approdo degli investimenti cinesi.
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La bilancia commerciale, in ogni caso, pende dalla parte di Pechino. Se escludiamo l’Unione europa, è proprio la Cina il paese da cui importiamo di più (con il 7,1% del totale). E il saldo ha chiuso in negativo, a fronte di una flessione allo scadere del 2018 del 2,4%. Ma inizio 2019, si diceva già all’inizio, le esportazioni verso la Cina sono tornate a crescere, del 3,2%, sostenute – osserva ancora in questo caso SACE – dalle vendite nei settori della meccanica strumentale, della farmaceutica e degli alimentari e bevande.
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