Quanto è trasversale l’Italia berlusconizzata
Tre anni fa Oliviero Toscani curò la campagna per il lancio del nuovo formato “mini” dell’Unità (si era da poco insediata Concita De Gregorio, altri tempi) utilizzando un paio di belle gambe femminili. Allo scopo di bloccare sul nascere qualsiasi polemica la direttrice sostenne che “anche Gramsci lo avrebbe fatto. L’immagine scelta – spiegò – non deve destare scandalo. Il corpo di una donna questa volta viene usato per pubblicizzare un prodotto intellettuale. Mi sembra pertinente. È molto peggio quando è utilizzato per accompagnare la pubblicità di un’auto oppure un detersivo per i piatti”. Questa, invece, la versione di Toscani: “Non ho mai pensato a un’Unità femmina perché ha sempre avuto una connotazione maschile. Dobbiamo partire dal concetto di mini, ma anche della donna che questa volta non è in una posizione di sottomissione ma in un atteggiamento forte, non viene strumentalizzata, ma strumentalizza in una posizione di comando”. Stavolta è il Pd ad avere usufruito di una immagine analoga per la Festa dell’Unità di Roma. “Cambia il vento”: una folata e la gonna che si alza. Tanto basta a far scatenare la polemica. “L’abbinamento fra lo slogan ‘Cambia il vento’ e l’ennesima immagine strumentale del corpo femminile ci lascia stupite e attonite”, afferma in una nota il comitato Se non ora quando che organizzò la grande mobilitazione del 13 febbraio. A ben vedere, infatti, il manifesto del Pd romano rappresenta un’antitesi, una caduta di stile che fa seguito alle ultime importanti vittorie elettorali. Non è bigottismo, il nostro. Il vento starà pure cambiando, ma le immagini restano le medesime. E ciò stupisce molto più al ricordo di un Pd particolarmente attento alla causa delle donne contro il premier, Silvio Berlusconi.
Certo, di per sé il manifesto non è volgare e come spiega la segreteria del Pd di Roma, replicando al comitato, è la rievocazione di Marilyn Monroe del film Quando la moglie è in vacanza, divenuta un’icona. “È davvero riprovevole?”, chiede il Pd. Assolutamente no. Ma forse un’immagine diversa, allo scopo di dimostrare che il vento davvero è cambiato, sarebbe stata oltremodo auspicabile. Viene in mente un vecchio adagio, che però preferiamo non citare.
già mi risentii di fronte alla minigonna per il rilancio dell’Unità e scrissi parole molto negative contro un inizio di Di gregorio così di dubbuio gusto- concita di gregorio che mi è simpatica e che stimo professionalmente anche come donna. Adesso arriva quest’ultimo manifesto sempre partorito da menti del PD che mi fa infuriare: quando qualcuno a cui vuoi bene ti continua a deludere che fai? Mi do del tempo per rifletterci
marcella mariani