Leader schiavi dell’opinione pubblica
I leader sono schiavi dell’opinione pubblica, ne osservano ogni più lieve movimento e sussulto, sempre pronti ad assecondarla, senza che a nessuno venga in mente che qualche volta l’opinione pubblica ha torto e senza che nessuno abbia il coraggio di affermare e di difendere qualcosa in cui crede veramente, anche contro le idee correnti. O dando almeno la possibilità all’opinione pubblica, una volta ogni tanto, di scegliere un fatto anziché un sogno.
D’altra parte, chi se la sente di contraddire la fonte primaria di democrazia e legittimità? Non i politici, alla ricerca di consensi e di voti; non le tv e i giornali, perché ci sono copie da vendere e obiettivi di audience da raggiungere a tutti i costi; non gli uomini di economia e di azienda, perché hanno tutti qualcosa da vendere a qualcuno; non gli intellettuali, che sono di solito pagati (e appagati) dai primi tre.