Quanto è ipocrita l’austerity amministrativa
Ve li immaginate, voi, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, o i componenti della sua giunta, recarsi in consiglio con motorini elettrici o in bici? A sentire l’ex pm non si tratta affatto di una immagine da contemplare, ma di una reale prerogativa. L’idea del sindaco è quella di puntare al risanamento del centro storico e per dare il buon esempio ecco la cancellazione delle vituperate auto blu: “In centro si viene a piedi. Anche le auto di servizio non potranno essere usate, se non per particolari impegni istituzionali. Gli assessori verranno con i motorini elettrici e le bici oppure usando i mezzi pubblici”, ha fatto sapere De Magistris. Una scelta analoga è stata presa da Giuliano Pisapia, a Milano. Al bando lo sperpero di denaro: a Palazzo Marino non ci saranno più auto blu. Saranno concesse al massimo alcune piccole utilitarie in condivisione, ma da utilizzare con “la dovuta sobrietà”.
La politica del rigore volta inoltre al rispetto dell’ambiente è di quelle che tanto piacciono all’opinione pubblica. Ma spesso potrebbero apparire più simili ad uno spot elettorale che a una mera necessità. L’ipotesi che stiamo azzardando potrebbe essere confermata dalla reazione che all’annuncio di Pisapia ha avuto il capogruppo della Lega Nord, Matteo Salvini, rivendicando un imponente taglio alle auto di servizio già nel 2008 grazie, neanche a dirlo, al Carroccio. Garantire un utilizzo responsabile di certi privilegi istituzionali, sarebbe già molto. Un’autentica rivoluzione al cospetto di chi approfitta della propria posizione per usufruire di servizi sulla carta non previsti.
C’è un precedente, oltretutto. È quello dell’ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, un fanatico delle due ruote come è stato spesso dipinto (durante la campagna elettorale del 2008 per il Campidoglio, ad esempio, promise una serie di iniziative tese ad incentivare l’uso dei motorini). In una delle sue prime uscite da sindaco arrivò in ciclomotore, salvo dovervi rinunciare e iniziare a servirsi delle auto blu oltre che della scorta (ci sono da considerare, infatti, tutti gli aspetti legati alla sicurezza). E sempre in motorino, prima di essere eletto sindaco, andò a giurare quale ministro del governo Ciampi.
Per quanto qualsiasi misura contraria agli sprechi sia degna di nota, ci riserviamo il diritto di dubitare che la classe politica rinunci in via definitiva a determinate comodità. Vedremo. Contando, per una volta, di sbagliare.
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