Ecco le riforme costituzionali. Calderoli: “Tagli alla politica? Noi facciamo i fatti”
Il governo ha presentato una serie di riforme costituzionali, a firma del ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli. In particolare viene affrontato il tema del Senato federale, composto da 250 senatori (ora sono 315) eletti “a suffragio universale e diretto su base regionale”. Si potrà essere eletti senatori a 21 anni. In questo modo, nel caso in cui il presidente della Repubblica non possa adempiere le proprie funzioni, queste verrebbero esercitate dal presidente della Camera e non più del Senato. Ma l’aspetto più interessante, se non altro se rapportato all’attuale dibattito, riguarda i compensi dei parlamentari. Questi ultimi “hanno il dovere di partecipare ai lavori dell’Assemblea e delle Commissioni”, afferma la bozza di riforma dell’articolo 69, e “ricevono un’indennità stabilita dalla legge, in misura corrispondente alla loro effettiva partecipazione ai lavori secondo le norme dei rispettivi regolamenti”.
“Tagliare i costi della politica? A parole in questi giorni si stanno spendendo tutti, noi invece siamo passati ai fatti, mettendo nero su bianco una riforma costituzionale”, ha commentato Calderoli.
[…] tutti, noi invece siamo passati ai fatti, mettendo nero su bianco una riforma costituzionale”, ha affermato euforico il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, firmatario della bozza presentata […]