SILVIO BERLUSCONI VA IN AULA. ORA TUTTI IN VACANZA
Più che a convincere i mercati – ancora ingenerosi – l’informativa era necessaria a convincere se stesso. Quella di Berlusconi, il quale in Aula è tornato ad annunciare nuove riforme invitando l’opposizione a collaborare, doveva essere un’iniezione di fiducia per sé e per la propria maggioranza. In verità il suo intervento è parso oltremodo un elenco dei provvedimenti fin qui varati, la ripetizione di concetti già espressi (la solidità delle nostre banche, dimostrato una volta di più dal superamento degli stress test; la quasi inconsistenza del debito privato e il consueto monito “non inseguire i nervosismi dei mercati”). Si è accennato poco alla crescita, nonostante quest’ultima sia stata indicata quale priorità. In seguito il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha potuto rilanciare sui temi dell’economia reale e della produttività.
Il premier avrebbe dovuto parlare alle 15.30 alla Camera e alle 17 al Senato. Poi – è trapelato – più di una persona gli ha suggerito di riferire sulla situazione economica del Paese dopo la chiusura di Piazza Affari per evitare di condizionare l’andamento dei titoli. Sconquassamenti pari a dei potenziali boomerang, ma il pericolo è stato accuratamente aggirato. E da domani il Parlamento è in vacanza.
La “misura di igiene politica” (cit. Saverio Romano, ministro dell’Agricoltura) è servita inoltre al presidente del Consiglio per ribadire come la stabilità rappresenti una necessità organica in questa fase congiunturale e di attacchi speculativi. Riproporre, cioè, quella “coesione nazionale” tanto apprezzata da Giorgio Napolitano subito dopo l’approvazione della manovra in tempi record.
Pare, tuttavia, che la demagogia sui tagli ai costi della politica e sull’annullamento di una serie di privilegi di cui dispone “la casta” siano il migliore argomento per mitigare il malcontento dei cittadini. Il Senato ha approvato il bilancio interno e ha previsto risparmi per circa 126 milioni di euro entro il 2014 alla stregua di Montecitorio che un paio di giorni fa annunciava tagli fino a 150 milioni non oltre il 2013. Alla Camera l’Idv ha depositato l’ennesima proposta di legge per l’abolizione dei vitalizi, da calcolare sulla base dei contributi effettivamente versati dai parlamentari. Il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, ha fatto sapere in conferenza stampa che il partito non andrà in ferie, non del tutto almeno. Sono infatti in programma alcune iniziative di solidarietà a cui prenderanno parte diversi esponenti.
A proposito. La Camera riprenderà i lavori il 6 settembre, non più il 12 come previsto a causa di un pellegrinaggio in Terra Santa che dovrebbe coinvolgere un centinaio di parlamentari. Le commissioni si riuniranno così a fine agosto. E proprio nel mese corrente, considerato lo stato di allerta, non è da escludere un ulteriore Cdm. Infine, il presidente di Montecitorio, Gianfranco Fini, si è detto “pronto a una convocazione ad horas della Camera in qualsiasi momento, anche a Ferragosto”. Più una minaccia, insomma.