Crisi, Tremonti: “Non è vero che siamo in ritardo”
Nel giorno in cui la Bce fa sapere che “in tutti i Paesi ad eccezione dell’Italia le esportazioni si sono riportate su livelli pari o prossimi a quelli massimi rilevati prima della recessione”, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha svelato durante l’informativa alle commissioni riunite di Camera e Senato alcuni dei suggerimenti contenuti nella lettera inviata al governo da Francoforte. Tra questi anche il diritto di licenziare e il taglio degli stipendi nel pubblico. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, Tremonti ha auspicato uno stop “all’abuso dei contratti a termine che sono una sorta di subprime”.
“Non è vero che siamo in ritardo – ha poi detto Tremonti – c’è stata un’azione istantanea e rapida. L’anticipo del pareggio di bilancio è stato fatto venerdì sera e credo sia difficile dire ‘siete fermi, non fate niente’. È esattamente l’opposto”.