Il peccato della coerenza
Di Bill Emmott
La coerenza è una virtù, come ci hanno tramandato da una generazione all’altra le nostre madri e le nostre nonne. In economia, però, le cose sono diverse. Questa settimana dovrebbe insegnarci che, mentre la coerenza è certamente una virtù in una agenzia di rating, è un peccato per un governo e, ora, per una federazione europea. La decisione di Standard & Poor’s di abbassare il rating del debito sovrano dell’Italia è stata del tutto corretta, se si pensa lo sia stata quella presa all’inizio dell’estate dalla società americana nei confronti del suo stesso governo. Il ragionamento che sta dietro la decisione è sostanzialmente identico.
Continua a leggere su La Stampa.it