Bagnasco e la “questione morale”: “C’è da purificare l’aria”
“C’è da purificare l’aria, perché le nuove generazioni, crescendo, non restino avvelenate”. Non lascia spazio alle interpretazioni il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, il quale evidenzia la contrarietà ai “racconti che, se comprovati, a livelli diversi rilevano stili di vita difficilmente compatibili con la dignità delle persone e il decoro delle istituzioni e della vita pubblica”.
“Non è la prima volta – ha aggiunto Bagnasco – che ci occorre di annotarlo: chiunque sceglie la militanza politica, deve essere consapevole della misura e della sobrietà, della disciplina e dell’onore che comporta, come anche la nostra Costituzione ricorda. Da più parti, nelle ultime settimane, si sono elevate voci che invocavano nostri pronunciamenti. I comportamenti licenziosi e le relazioni improprie sono in se stessi negativi e producono un danno sociale a prescindere dalla loro notorietà, ammorbano l’aria e appesantiscono il cammino comune”.
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