Confindustria, ecco il Progetto delle imprese per l’Italia
“L’Italia si trova davanti ad un bivio. Può scegliere tra la strada delle riforme e della crescita in un contesto di stabilità dei conti pubblici o, viceversa, scivolare ineluttabilmente verso un declino economico e sociale.
Per questo le imprese hanno deciso di lanciare una proposta che indichi a tutti – Governo, Parlamento, forze politiche di maggioranza e opposizione, parti sociali, tutti gli italiani – pochi punti essenziali di forte discontinuità.
È necessaria la maggiore coesione possibile, di tutte le risorse e di tutte le intelligenze.
Da troppo tempo l’Italia non cresce.
Da troppo tempo le nostre imprese perdono competitività.
Da troppo tempo i giovani italiani vedono ridursi opportunità e speranze.
Da troppo tempo il 95% dei contribuenti dichiara redditi inferiori a 50.000 euro.
Le ragioni di tutto questo sono molteplici e nessuno può ritenersi esente da responsabilità.
Per l’ingente ammontare del suo debito pubblico, per la sua bassa crescita oramai quindicennale, per i suoi alti tassi di spesa pubblica e di prelievo fiscale, il nostro Paese da due mesi ha visto accrescere in maniera intollerabile il premio al rischio sui titoli di stato. Il deprezzamento dei listini erode il valore degli asset nazionali e del risparmio delle famiglie.
Oggi il tempo si è fatto brevissimo”.
Così si apre il Progetto delle imprese per l’Italia presentato dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia (in altre parole il manifesto per salvare l’Italia). Il progetto consta di cinque punti: riforma fiscale, infrastrutture, privatizzazioni, liberalizzazioni, pensioni.
[…] quello che il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, lancia al governo presentando il Progetto delle imprese per l’Italia. “Siamo pronti a fare la nostra parte come imprese”, ha quindi aggiunto Emma Marcegaglia. La […]
continuiamo a toccare chi ha lavorato per anni… adesso non basteranno neanche 40 anni!!! e i politici che hanno la pensione assicurata dopo una legislatura??? Qui ci allungano gli anni e poi le aziende ci lasciano a casa xchè costiamo troppo!! VERGOGNA!!!!!