Governo, spunta un terzo nome per Bankitalia
A leggere i giornali non sembrano placarsi le tensioni nel governo e nella maggioranza. Il primo nodo riguarda la nomina del successore di Mario Draghi (entro il primo novembre verrà presa la decisione, è stato assicurato giovedì, ma c’è chi suggerisce di affrettare i tempi per motivi di credibilità). Tremonti e la Lega insistono sul nome di Vittorio Grilli, Silvio Berlusconi su Fabrizio Saccomanni. E nella serata di mercoledì è spuntato un terzo papabile (circostanza che non era stata del tutto esclusa anche la scorsa settimana). Secondo alcuni il possibile nuovo candidato è Giuliano Amato.
C’è poi un secondo nodo, legato al decreto sviluppo. Il ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani, è stato scelto come coordinatore – per così dire – dei lavori che porteranno alla presentazione del provvedimento (entro il 20 ottobre, aveva assicurato sempre giovedì Maurizio Lupi). Si parla anche di condono fiscale e pare che su questa ipotesi si stia sondando il terreno perché, è il ragionamento in soldoni, proporre una misura del genere dopo avere sbandierato ai quattro venti una maggiore lotta all’evasione può essere molto rischioso. Anche in questo caso, insomma, sarebbe in gioco la credibilità dell’esecutivo. Non è troppo un caso, dunque, se nella mattinata di venerdì il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha smentito tale ipotesi intervenendo a Radio Anch’io: “Non è mai stata materia di discussione nelle nostre riflessioni e negli incontri recenti”. Infine, c’è chi non esclude un’ulteriore via. Quella della patrimoniale, che però è risaputo quanto sia poco gradita da Berlusconi.
[…] queste ore si era molto vociferato riguardo l’ipotesi dell’inserimento di un condono tombale all’interno del decreto sviluppo. […]