Basterebbe buonsenso
Prima era un problema di buongoverno, e poteva già bastare. Adesso è anche un dovere, e non si può sfuggire, davanti ai sacrifici chiesti ai cittadini. E i cittadini cominciano ad essere informati. Sanno che si devono assegnare le frequenze digitali televisive. Capiscono perfettamente che quelle frequenze sono proprietà dello Stato e dunque appartengono a tutti. Apprendono infine che le frequenze valgono sul mercato – come ha spiegato qui Giovanni Valentini – 16 miliardi, cioè più di metà della manovra.
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