La scelta di Madrid
Ieri il nuovo premier spagnolo, il popolare Mariano Rajoy, si è presentato in Parlamento e ha detto due cose fondamentali: non verranno aumentate le tasse e si procederà a tagli della spesa pubblica, salvando però il potere di acquisto dei pensionati. Il tutto condito da un piano di riforme liberalizzatrici dell’economia iberica; partendo dai potenti (anche lì) enti locali e arrivando al mondo del lavoro. Una manovra fiscale comunque ci sarà: e si prevede vicina ai 20 miliardi di euro. Fatte le debite proporzioni, in termini relativi è doppia rispetto a quella pensata da Monti. Ovviamente il discorso programmatico di un nuovo leader si deve poi concretizzare nei fatti. Entro la fine dell’anno, Rajoy, terrà il suo primo consiglio dei ministri e a quel punto capiremo nel dettaglio le mosse spagnole, e come dai principi si passerà alla pratica.
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