Il minollo del 2011
Il minollo di questo 2011, si sa, è Twitter (ricordate il minollo? L’animale immaginario che il compianto Massimo Troisi voleva far salire sull’arca di Noè in uno sketch di tanti anni fa). Tutti a parlarne, tutti a twittarne, tutti a disquisirne come fosse qualcosa di più di una moda fugace. E lo è, intendiamoci. Uno strumento formidabile di condivisione, informazione, partecipazione. A volte uno stagno in cui specchiarsi, altre una agorà aperta a tutto il mondo, ai suoi drammi e al suo splendore. Con logiche, regole, dinamiche peculiari, inassimilabili ad altri social network. E i suoi riti, come il Follow Friday, estenuante rosario di ringraziamenti reciproci e di segnalazioni di profili Twitter da seguire assolutamente. Visto che oggi è venerdì, abbiamo pensato di chiedere ad alcuni tra i protagonisti di questo cinguettante 2011 i loro consigli, quali sono gli account da non perdere di vista. Lo abbiamo chiesto a personalità che sono prima di tutto persone, e non solo avatar con migliaia e migliaia di follower o twitstar a caccia di pubblico pagante. In Italia e nel mondo. Non fate a chi c’è e chi non c’è, che non è questo lo spirito. Prendiamolo come uno scambio di auguri natalizio, un cipcip senza classifiche, ma con tanti buoni spunti da raccogliere online, nomi e punti di vista per accompagnarci, talvolta guidarci, nell’anno che viene.
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