Sulle web radio
Sarò sincero: non è facile scrivere un articolo sulle web radio scindendo la propria esperienza da quelle – alcune ottime, altre meno – che circolano in Rete. Perciò parto dalla fine, che poi è l’inizio.
Chiunque abbia intenzione di aprire una web radio al solo scopo di proporre musica – soprattutto se musica mainstream il cui ascolto risulta già abbastanza inflazionato – e confida in un improbabile successo per il solo motivo di “esserci”, allora impieghi il proprio tempo in altro. In qualcosa di più innovativo, almeno.
Spesso i progetti nascono amatoriali, ma nutrono ambizioni professionali. È l’innovazione il motore di questo passaggio. Se viene meno tale peculiarità è inutile proseguire. Negli Stati Uniti esistevano web radio di largo consenso quando da noi si discettava sul peso dei blog. Oggi tendiamo a interrogarci ancora sull’importanza dei social network durante una campagna elettorale non comprendendo quale potenziale enorme celi la Rete. A patto che ci si riesca a stare davvero.
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