Giustizia fallimentare
È vero, sì, forse il processo per la strage di via D’Amelio è il più spaventoso fallimento della storia giudiziaria siciliana. E ora la novità – secondo Repubblica di lunedì – è che il pentito Vincenzo Scarantino venne pure torturato perché lanciasse false accuse sulla strage di via d’Amelio, quella che uccise Paolo Borsellino. Non era noto, in effetti, il verbale del settembre 2009 in cui Scarantino racconta di sevizie forse auspicate dal superpoliziotto Arnaldo La Barbera, morto dieci anni fa. Non si conoscevano neppure le conferme verbalizzate da Salvatore Candura e Francesco Andriotta, amici di Scarantino e pure loro minacciati perché accusassero tizio e caio. Sono testimonianze importanti, e ci sono tre poliziotti che in caso di riscontri potrebbero essere processati a Caltanissetta.
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