Accordo Pdl/Pd
Una novità imprevista si affaccia nel quadro politico congelato dal governo Monti: Berlusconi non sta pensando a restaurare l’asse con la Lega, ma a tentare l’accordo con il Pd su una nuova legge elettorale.
È il Cavaliere stesso a dirlo in un colloquio con Libero , mentre dal Giornale Giuliano Ferrara gli suggerisce di trattare a tutto campo, mettendo in conto anche la possibilità di una sistema maggioritario a doppio turno come quello francese. Le conseguenze di una simile riforma sarebbero di capovolgimento della tendenza considerata al momento più diffusa: mentre infatti in molti sono disposti a scommettere che la conclusione della legislatura segnerà, con o senza la riforma, la fine dell’assetto bipolare che ha caratterizzato la Seconda Repubblica, da un accordo PdlPd, sia il bipolarismo, sia i due partiti maggiori, uscirebbero molto rafforzati. Che poi Berlusconi sia disposto a spendersi fino in fondo per limitare le prospettive del Terzo polo e che il Pd sia in grado di mettere da parte una volta e per tutte l’antiberlusconismo pregiudiziale che, a parte la Bicamerale, lo ha sempre caratterizzato, per trattare con il Cavaliere, è ancora tutto da vedere.
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