Una relazione difficile
Il governo Monti ha svolto più che egregiamente i compiti a casa. Ha ridato credibilità e centralità all’Italia. Ha fatto del nostro Paese un interlocutore autorevole dell’Europa (e degli Stati Uniti, come ha confermato sul Corriere l’ambasciatore Usa a Roma). Ha avviato una politica economica dolorosa ma efficace, rimesso sui binari i conti impazziti, allontanato il fantasma del fallimento. Ma basta? Forse, a costo di apparire incontentabili, non basta. Perché gli incoraggianti risultati sui conti sembrano un po’ più opachi, se dalle formule matematiche si passa alla vita vera degli italiani, alle emozioni e ai simboli che ne cementano la coesione.
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