La corruzione dilaga
La corruzione dilaga, vale 60 miliardi l’anno e va combattuta «come la mafia». L’illegalità e il malaffare sono sempre più diffuse e devastanti. L’evasione fiscale è da record europeo. Come un disco rotto che si blocca sempre allo stesso punto, l’Italia è ferma al punto di partenza. Vent’anni dopo tangentopoli.
Sanità, opere pubbliche, frodi comunitarie, consulenze, opere incompiute, ritardati pagamenti ai fornitori: è un rosario senza fine di malversazioni quello che si consuma ogni giorno ai danni della cosa pubblica e dei contribuenti onesti. Truffa e falso la fanno da padrone, poi peculato e appropriazione indebita, concussione e corruzione, abuso d’ufficio. Ma le sentenze di primo grado della Corte dei conti possono ben poco: nel 2011, per la corruzione, condanne temporanee per soli 75 milioni. Le briciole, rispetto al maltolto. Anche se gli importi totali delle condanne (non finali) sono schizzati a 354 milioni, il 50% in più dell’anno prima.
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