Un male comune
Per la prima volta da quando è cominciata la crisi dell’euro, Angela Merkel ha perso la sua maggioranza politica al Bundestag. Dei 330 voti di cui dispone il centrodestra, solo 304 hanno votato sì al secondo salvataggio della Grecia, sette in meno dei 311 seggi che fanno la maggioranza assoluta. Solo grazie al voto favorevole, ma molto critico, dell’opposizione socialdemocratica, il Bundestag ha autorizzato comunque con un amplissimo margine il nuovo piano da 130 miliardi per Atene. Ma l’indebolimento politico della Merkel è evidente. Oggi il 62 per cento dei tedeschi pensa che versare ancora soldi nel «pozzo senza fondo» della Grecia sia una follia. Lo ha gridato in prima pagina a titoli cubitali anche la Bild con un perentorio «Stop». E il ministro dell’Interno di Berlino ha rotto la disciplina di governo per dichiarare che sarebbe meglio il default, anche per i greci.
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