La sfiducia a Riccardi
L’era della concordia sembra seppellita. I partiti hanno ammainato la bandiera dell’emergenza nazionale e sono tornati a pensare ai propri interessi. Il passaggio è maturato quando il governo ha compiuto le azioni fondamentali per cui è stato nominato: varare una manovra capace di convincere l’Europa; approntare misure di liberalizzazioni; disboscare la burocrazia con un’opera di semplificazione normativa. All’appello manca solo la riforma del lavoro, che comunque nei prossimi giorni dovrebbe essere presentata.
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