Crescita e flessibilità
È ancora presto per decretare se la riforma – così come è stata illustrata dagli esponenti di governo – sia la migliore soluzione possibile ai ritardi che hanno condizionato (negativamente) l’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani nonché reso tortuoso il cammino di molte donne, tanto per scomodare le due categorie più penalizzate.
Gli obiettivi del governo erano chiari fin dal principio: evitare che la precarietà venisse ulteriormente alimentata da cavillose regole e regolette e diminuire la disoccupazione al 4-5% strutturale.
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