Lavoro, Bersani: “Per ora nessuna novità”. Fornero: “Ddl pronto per domani”
Il Pd resta in attesa. Perché nonostante le indiscrezioni circolate in questi giorni, “per ora – spiega il leader del partito democratico, Pier Luigi Bersani – non c’è nessuna concreta novità sulla riforma del lavoro e in particolare sulla modifica dell’art.18. Spero ce ne possano essere nei prossimi giorni”.
Il Pd aspetta, ma nel frattempo non tarda ad arrivare la risposta, seppur indiretta e implicita, del governo che tramite il ministro del Lavoro Elsa Fornero rassicura: il ddl per la riforma “è praticamente pronto” e sarà pronto al massimo per domani, anche se, sottolinea il ministro, bisognerà ancora discuterne con il premier Mario Monti.
Ma oltre a chi attende novità, c’è anche chi contrattacca. E’ il caso del segretario della Uil Luigi Angeletti che ai microfoni di SkyTg24, accusa: “la vicenda dell’articolo 18, così come la vicenda degli esodati, se posso dirla con una battuta, rappresentano un fondato motivo per un licenziamento del ministro con giusta causa”.
Bersani e il Pd aspettano, il governo risponde, Angeletti attacca, ma anche la Cigl interviene e dice la sua riguardo la riforma del Lavoro. “Tutto ci pare utile tranne che l’idea dei licenziamenti facili e di un diritto dispari”, ha ribadito Susanna Camusso, il leader del sindacato di corso d’Italia. “Crediamo – ha proseguito – che tutti debbano convenire sul fatto che se un licenziamento è illegittimo debba esserci il reintegro e che nessuno ha da guadagnare dal fatto che il lavoratore non si senta più sereno nei rapporti di lavoro e nei suoi diritti”.
“Il modello italiano – secondo la Camusso – ha perseguito una via bassa, della riduzione dei costi, ed è affetto da moltissima precarietà, in parte mascherata”. E “quando si dice che abbiamo gli stessi dati sui contratti a termine degli altri Paesi – ha concluso il segretario della Cigl – non si dice infatti che abbiamo il triplo del lavoro autonomo e che gran parte di questo è lavoro subordinato mascherato”.