Frequenze Tv, questa settimana ddl per revocare il beauty contest
Il Governo Monti questa settimana, tenendo fede all’impegno preso in dicembre, scioglierà il nodo sull’assegnazione delle frequenze televisive. Una decisione a lungo rimandata che ora, attraverso un decreto legge, revocherà il beauty contest e avvierà una regolare gara, senza sconti per i network che nella prima versione si sarebbero visti assegnare le frequenze gratuitamente.
Il Ministro allo Sviluppo Economico, Corrado Passera, ha stravolto oltre che nella forma anche nelle modalità l’asta: saranno infatti “spacchettati” i multiplex di segnale, cioè saranno messi in vendita 2 o 3 dei 6 disponibili e con un limite temporale, probabilmente di 3 anni.
Per le casse dello Stato una boccata d’ossigeno: il possibile introito, secondo le stime di Mediobanca, si aggira intorno al 1-1,2 miliardi di euro. Diverse le novità al vaglio sul tavolo del Ministro, innanzitutto il possibile ingresso di nuovi soggetti, non più i magnati delle tv ma i colossi di internet. Il lotto infatti più appetibile è la banda larga 700, un collegamento super veloce, che potrebbe portare la rivoluzione digitale a lungo ipotizzata: l’effettivo spostamento delle trasmissioni dalla tv al web.
Un passo verso una dimensione europea, che potrebbe aprire uno scenario futuro con il sorpasso di internet sulla televisione. Una stretta anche nei tempi di approvazione, con il disco verde del Parlamento l’Agcom potrebbe bandire la gara prima dell’estate.