“La sicurezza del volo è elevatissima” | T-Mag | il magazine di Tecnè

“La sicurezza del volo è elevatissima”

Intervista a Carlo Marchiori, professore alla facoltà di Ingegneria della Sapienza
di Mirko Spadoni

Se prossimamente ti ritroverai con un biglietto in mano, al gate di un non meglio precisato aeroporto e in procinto di partire, ricordati di quest’articolo.
Leggendo, capirai.
L’aereo volava basso, troppo basso nei cieli di Lagos, Nigeria. Il velivolo, un bimotore McDonnel Douglas md-83, andava decisamente anche troppo piano, racconteranno poi alcuni testimoni che, il 2 giugno, hanno visto un aeroplano della Dana Airlines, compagnia low cost nigeriana, precipitare al suolo, schiantandosi contro un centro residenziale.
Nessuno delle 153 persone a bordo, 147 passeggeri e sei membri dell’equipaggio, è sopravvissuto all’impatto.
Le cause sono ancora da accertare e forse sapremo qualcosa di più dall’analisi del contenuto della scatola nera, rinvenuta durante le operazioni di ricerca dei superstiti e spedita negli Stati Uniti.
Secondo una prima ricostruzione, quella del capo dell’aviazione civile nigeriana Harold Demuren, c’è stato “un guasto in entrambi i motori”.
In poche parole, l’aereo ha smesso di volare ed è precipitato al suolo, le responsabilità quindi sarebbero da attribuire a un guasto tecnico.
Un evento drammatico che però non resta isolato.
Solo qualche mese prima, questa volta un Boeing 737 della Bhoja Air, è precipitato al suolo nei pressi dell’aereoporto di Islamabad. Nell’incidente, avvenuto in fase d’atterraggio, hanno perso la vita tutti i passeggeri (127, contando anche i nove membri dell’equipaggio).
Storie così di tanto in tanto si sentono. E non fanno altro che alimentare quel senso di paura in chi per necessità, o per un viaggio di piacere, si trova a salire su un aereo.
Carlo Marchiori, professore alla facoltà di Ingegneria della Sapienza di Roma (Dipartimento di Meccanica), ha spiegato a T-Mag – cosa può esserci alla base di un evento drammatico come un incidente aereo.
“Nove volte su dieci – sostiene Marchiori – il pilota non prende le adatte azioni correttive, che, anche in presenza di malfunzionamenti, siano in grado di garantire la sicurezza del volo”.
Quindi un guasto può anche esserci, ma esistono sistemi tecnologici in grado di garantire la sicurezza del volo. Tutto sta nella competenza e nelle capacità di chi l’aereo lo pilota. Gli aeromobili restano, al di là di tutto, il mezzo più sicuro, ripete il professore.
Tutto ciò viene garantito, oltre che dalla tecnologia, anche dai continui controlli effettuati sul velivolo “prima e dopo ogni volo. I controlli periodici, invece, sono cadenzati in genere ogni 1000 ore circa e ogni 10.000 ore circa di volo si effettuano operazioni di revisione totale”.
Ma quando un aereo è destinato ad essere rottamato? “La messa fuori uso – spiega il professore – è anch’essa dipendente dall’aeromobile e dalla sua storia, come il numero totale dei cicli atterraggio-decollo, o dalle forze d’inerzia che hanno sollecitato il velivolo durante la sua vita attiva; un ruolo fondamentale è giocato dalla cellula. Si tratta comunque di valori di durata molto alti”.
Per inciso, il Boeing 737, precipitato a Islamabad, era stato costruito 27 anni fa.
Detto questo, resta il fatto che durante tutto il viaggio, in fase di decollo, volo e atterraggio, il lavoro del pilota è aiutato da diversi sistemi tecnologici. Come ci spiega Marchiori stesso: “L’Airborne Collision Avoidance System (ACAS o TCAS), ad esempio, permette di evitare collisioni in volo
L’Enhanced Ground Proximity Warning System (EGPWS) per evitare impatti con il terreno (ad es. montagne). L’Engine Indication and Crew Alert System (EICAS) indica parametri motore fuori dal normale. Il Ground Collision Avoidance System (GCAS) per evitare collisioni a terra, per esempio durante i rullaggi.
L’Engine Condition Monitoring (ECM) analisi a terra dei principali dati motore registrati sui sistemi di monitoraggio di bordo, imposti a tutte le compagnie, che stabiliscono le condizioni di manutenzione obbligatoria motore o anche di sbarco motore. Ci sono inoltre i miglioramenti tecnologici come l’Head up display (un tipo di display che permette la visualizzazione dei dati di volo, ad esempio quota, velocità e beccheggio, senza dover costringere il pilota a soffermare il proprio sguardo sui vari strumenti nella cabina, ndr). E, infine, il Flight management computer e l’Inertial Navigation Reference System (INRS)”.
“In sostanza – conclude Marchiori – la sicurezza del volo è elevatissima”.

 

1 Commento per ““La sicurezza del volo è elevatissima””

  1. […] viaggiare in aereo resta tra i modi più sicuri. Negli aerei – il tema lo affrontammo tempo fa con un’intervista a Carlo Marchiori, professore alla facoltà di Ingegneria della Sapienza di Roma (Dipartimento di Meccanica) – sono […]

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