I danni che possono provocare i cellulari
E’ una sentenza che molto probabilmente sarà destinata ad avere conseguenze rilevanti, quella della Corte di Cassazione che ha riconosciuto il nesso tra l’uso reiterato del telefono cellulare e il tumore benigno al cervello che ha colpito un 60enne di Carpenedolo.
Il 12 ottobre scorso, infatti, Innocente Marcolini, ex dirigente d’azienda, al quale undici anni fa venne diagnosticato un cancro al trigemio sinistro, si è visto riconoscere dai giudici il legame che c’era tra la sua malattia e l’uso costante del cellulare e del cordless.
“Ero sempre al telefono, o meglio al cellulare e al cordless: facevo telefonate continue, almeno cinque o sei ore al giorno. Sempre con il cellulare attaccato all’orecchio”, ha raccontato Marcolini in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. La sua, quindi, secondo i giudici può essere considerata a tutti gli effetti una malattia professionale, perché causata da uno strumento usato sul posto di lavoro.
La sentenza, dicevamo, molto probabilmente avrà effetti rilevanti. Uno, nell’immediato e che tocca personalmente Marcolini: l’Inail ora gli dovrà versare una pensione per una invalidità all’80 per cento.
L’altra, invece, potrà avere effetti un po’ più vasti e riguardare tutti noi.
La sentenza seguita al caso di Innocente Marcolini infatti non ha precedenti, almeno nel nostro Paese. E’ la prima volta in cui in Italia anche la legge riconosce un nesso tra l’uso frequente del telefonino o del cordless e l’insorgere di particolari patologie.
Ma i giudici, chiamati a pronunciarsi su questo caso specifico, non sono gli unici a credere che un uso eccessivo del cellulare possa avere effetti negativi sulla nostra salute.
Nel maggio del 2011, la World Health Organization ha riconosciuto che le gli effetti sul nostro organismo derivanti dall’esposizione dello stesso alle onde dei dispositivi telefonici mobili potrebbero essere di entità non trascurabile. A questa ammissione, la World Health Organization ha accompagnato un invito: usate il cellulare con cautela, ricorrendo all’utilizzo degli auricolari, ad esempio.
A sostegno di questa tesi, c’è anche uno studio condotto da alcuni ricercatori del reparto di oncologia dell’Università svedese di Örebro. Lo studio, basato sulle osservazioni svoltesi per diversi anni su pazienti affetti da glioma (o deceduti a causa di questo), sosteneva che l’uso di telefoni cellulari e cordless poteva aumentare le possibilità di contrarre la malattia in questione.