Crisi economica, Goldman Sachs: “Il 2013 sarà un anno di transizione”
Grazie all’intervento della Banca centrale europea, il peggio è alle spalle, ma il 2013 sarà un anno di progressi molto faticosi. Questo è il giudizio della Goldman Sachs, che in un rapporto diffuso oggi prevede che il traguardo finale di una maggiore integrazione che porti alla nascita di una nuova Europa è ancora lontano dall’essere raggiunto.
Le autorità europee, infatti, non riusciranno a realizzare passi decisivi verso una soluzione della crisi che permetta di ricreare la fiducia e stimolare la crescita. “Di conseguenza – prevedono gli analisti della banca statunitense – prevediamo un anno di deboli attività economiche”.