La lettera
Caro Direttore,
un raffinato politologo come Piero Ostellino non può ignorare quale sia la caratteristica comune e inconfondibile di quelli che lui chiama gli «Stati di polizia». La caratteristica è quella dell’assoluta segretezza che ammanta le procedure con cui le autorità di quegli Stati operano. Non mi sembra sia questa la caratteristica che contraddistingue il redditometro dell’Agenzia delle Entrate. Basterebbero già a dimostrarlo le aspre rampogne che Ostellino ha pensato bene di dedicare al nuovo redditometro grazie appunto alla conoscenza piena che lui – come ogni altro contribuente italiano – può avere di come è fatto quello strumento e di come funziona.
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