Quanto costerà la Tares alle famiglie?
La prima rata della Tares, la tassa sui rifiuti introdotta dal governo in sostituzione alla vecchia Tarsu e alla Tia si dovrà pagare a luglio e non più ad aprile.
Secondo le stime della Cgia di Mestre la spesa in più rispetto alla Tarsu e alla Tia sarà di circa due miliardi e questo avverrà nonostante il calo del 5% nella produzione di rifiuti urbani registrato tra il 2007 e il 2011 e al relativo calo dei costi di smaltimento. Ma perché se la raccolta differenziata ha abbattuto i costi di smaltimento la sua incidenza sulla spesa è aumentata del 30,5%?
Sta di fatto comunque che a famiglia questa nuova tassa peserà il 29% in più, per un gettito totale a carico di famiglie e imprese di circa otto miliardi.
Per arrivare a queste stime, spiega la Cgia di Mestre, basta sottrarre “dalle spese assunte dalle stesse amministrazioni comunali per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, circa sette miliardi di euro, le entrate derivanti dall’applicazione della Tarsu o della Tia, 6,1 miliardi di euro. La differenza tra i due importi dà luogo 900 milioni di euro. A questa cifra va aggiunto un miliardo di euro circa che viene ottenuto con l’applicazione della maggiorazione di 30 centesimi a metro quadrato prevista dalla Tares a carico del titolare dell’immobile”.
Se la norma non verrà modificata su un negozio di 70 mq l’asporto dei rifiuti costerà 98 euro in più, circa il 19,7%.
Su un’abitazione civile di 114 metri quadrati la tassa porterà un aumento della spesa di circa 73 euro, il 29,1% in più. Su un capannone di 1200 metri quadrati invece l’aumento sarà di 1133 euro, dunque il 22,7% in più.