“Norme meno vincolanti e intervenire su flessibilità in entrata”
“La vera esigenza è quella di risolvere i problemi delle persone”. A dirlo è il viceministro del Lavoro, Michel Martone, intervistato da T-MagTV a margine dell’XI convegno Marco Biagi. “Non bisogna chiudersi nel dibattito ‘riforma Fornero sì, riforma Fornero no’, così come era sbagliato all’epoca della legge Biagi. È importante invece andare avanti – aggiunge Martone – perché si può fare sempre meglio. Credo che sia molto importante intervenire di nuovo sulla flessibilità in entrata. Quindi si tratta di aspettare gli esiti del monitoraggio e intervenire dove si renderà necessario per dare risposte ai giovani”.
La riforma del mercato del lavoro, sostiene invece il direttore del Centro Studi Marco Biagi, Michele Tiraboschi, “dovrebbe semplicemente dare più spazio alla contrattazione collettiva”. E, inoltre, “ricordare che è importante reprimere frodi e abusi”, ma non per questo “vietare tutto” perché ci sono aziende che non rispettano le regole.
“Il numero complessivo dei contratti di lavoro è diminuito”, osserva Emmanuele Massagli, presidente di Adapt (Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del lavoro e sulle Relazioni Industriali). “A mio parere – aggiunge Massagli – la parte peggiore della riforma è quella sulla cosiddetta flessibilità in entrata, cioè le tipologie contrattuali. Sulla base dell’insegnamento di Marco Biagi e dello Statuto dei Lavori, la soluzione potrebbe essere quella di fare norme meno vincolanti e lasciare più spazio alla contrattazione collettiva”.
Interviste di Fabio Germani. Riprese e montaggio di Matteo Bifarini.