Brain: un progetto per “mappare” il cervello
“Abbiamo un enorme mistero che aspetta di essere svelato. E il progetto Brain cambierà le cose”. Così il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha presentato il Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies. Un progetto che “fornirà agli scienziati gli strumenti per avere un’immagine dinamica del cervello in azione” con il fine di trovare cure o almeno di capire meglio la fase di nascita e di sviluppo di patologie come l’autismo, l’epilessia e l’Alzheimer.
Il progetto, che peserà alle casse statunitensi circa cento milioni, appena un quinto di quanto spende la Nasa per studiare il Sole, sarà supervisionato dall’Istituto Nazionale di Sanità americano e dall’Agenzia di ricerche avanzate per la Difesa. Attraverso Brain i ricercatori cercheranno di riportare delle immagini complesse del cervello in grado di individuare cellule e neuroni al lavoro, con il fine di monitorarne l’attività che consente l’elaborazione di una stragrande quantità di informazioni.
“In quanto esseri umani – ha spiegato Obama durante la presentazione di fronte al Congresso, al quale spetta l’ultima parola – siamo in grado di identificare galassie distanti anni luce. Siamo in grado di studiare particelle piccole quanto un atomo, ma ancora non abbiamo svelato il mistero di quel 1,3 Kg che si trova tra le nostre orecchie”.
Per muovere ancor di più l’attenzione del Congresso verso il progetto Brain, l’inquilino della Casa Bianca ha ricordato che ogni dollaro che si investe per mappare il genoma umano produce un ritorno di circa 140 dollari per l’economia americana.
Barack Obama ha dunque avanzato la sua proposta, ora la palla passa al Congresso che la prossima settimana comunicherà se il progetto sarà approvato o meno.