Redditometro: che fare
Adesso che non ci sono più le cartoline di chiamata alla leva militare, sono le «letterine» del fisco le missive più temute. E proprio in questo periodo risultano in partenza i controlli fiscali relativi al tanto temuto «redditometro». Il meccanismo prevede un confronto in due parti con il contribuente. La fase uno è quando si viene invitati a comparire presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, con lo scopo di giustificare le eventuali incongruenze tra le spese emergenti dalle banche dati dell’Anagrafe tributaria e il reddito dichiarato. Se il contribuente non fornisce chiarimenti, oppure questi vengono contestati dal funzionario, viene notificato l’invito al contraddittorio finalizzato ad una soluzione stragiudiziale della controversia. Nei successivi incontri, si potrà definire la lite oppure si passa alla fase due e si arriva al vero e proprio accertamento, ovviamente impugnabile in Commissione tributaria. Questo è il meccanismo in cui ci si muove. Ma esistono mosse consigliate ed errori da non commettere. Insieme agli esperti di Eutekne abbiamo provato a individuarne alcuni.
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