Editoria, morto Ugo Armati a 83 anni
“Ugo Armati se n’è andato in silenzio, con discrezione lasciando sgomentati familiari, amici e colleghi che hanno avuto modo di incontrarlo e affezionarsi a lui nella sua lunga esperienza di pubblicista e dirigente di categoria. La sua grande umanità, disponibile verso gli altri. Fino a pochi mesi fa portava i suoi 83 anni con una vitalità e un entusiasmo di un giovanotto, trasmettendo passione per l’impegno professionale e amore per le istituzioni della categoria dei giornalisti. Era diventato una figura familiare e di equilibrio nel sistema degli organi di categoria a Roma come a livello nazionale. Gran tessitore di rapporti, uomo generoso e sempre disponibile a cercare di cucire strappi e comunque a tenere profondi rapporti umani che lo facevano andare d’accordo anche con persone di formazione diversa dalla sua, Ugo è stato un amico nostro e del Sindacato dei giornalisti: un costruttore di ponti, non di barriere, capace di aprire il dialogo con esperienze molto lontane come quelle con i colleghi cinesi. Sono piccoli semi per piantagioni che cominciano a dare qualche frutto e che il mondo in cambiamento farà fruttificare negli anni a venire. Altri possono avere avuto obiettivi diversi su questi progetti ma per lui, da sempre, anche nel lavoro (Enpi Commissariato Governativo Emigrazione) legato a Gino Falleri leader del pubblicismo romano e del Gus, l’attività inclusiva e solidale era una missione”. E’ quanto si legge in una nota della Fnsi per la quale Armati è stato Tesoriere del Gruppo Uffici Stampa. E’ stato anche tesoriere e presidente della commissione amministratrice dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, attualmente era componente del Consiglio di Disciplina Nazionale.
Se ne è andata una persona speciale. In silenzio…..? Forse si. La sua discrezione non
avrebbe permesso grandi cerimonie per i funerali. Ma dov’è Ugo ora? In un
magazzino aspettando. Cosa? Chi lo ha conosciuto sa che ha paura della solitudine. Il suo
desiderio, anche se non voleva mai toccare l’argomento, era quello di essere vicino a
sua madre. Tre le cause di morte sentite fino ad ora. Quella vera quale sarà? Buona cosa la
discrezione. Troppa però. Neanche a alcuni parenti stretti era pervenuta la notizia. Non
sono nessuno per avanzare dubbi o certezze su questa scomparsa dolorosa. Potergli portare un
fiore alla tomba sarebbe il massimo, e il …..minimo.