Gli immigrati visti dagli italiani
L’Italia necessita di uno scambio interazionale tra diverse culture, tanto nella sfera sociale quanto nel processo produttivo. La tesi era stata già dimostrata analizzando lo scotto che l’Italia pagherebbe o paga quando i cittadini stranieri lasciano il nostro Paese. Ma vediamo ora, grazie ad un’indagine del Laboratorio sulla Società e il Territorio – Last, il punto di vita degli italiani in merito alla questione. Innanzitutto è doveroso sottolineare che il 52,9% degli intervistati presenta un profilo favorevole verso i migranti, il 28,8% né favorevole né contrario, il 13,2% presenta invece un orientamento pienamente accogliente, mentre il 5,1% completamente avverso.
Entrando nel dettaglio territoriale è possibile notare come il Nord Ovest sia l’area dove si riscontrano più profili accoglienti nei confronti dei migranti, con il 18,7% (a fronte dell’11% del Nord Est, l’11,7% del Centro e l’8,6% del Sud). Il Mezzogiorno presenta invece un tasso più alto di profili favorevoli, con il 59,9% (contro il 55% del Centro, il 50,8% del Nord Ovest, il 43,4% del Nord Est). Per quanto riguarda invece gli ambivalenti, ovvero quelli che non prendono una posizione precisa in merito, con il 44,1% il tasso più alto si registra nel Nord Est (contro il 24,7% del Nord Ovest, il 25,2% del Centro e il 28% del Mezzogiorno).
Guardando alla differenza di genere: il 5,9% degli uomini mostra orientamenti avversi nei confronti dei migranti, contro il 3,7% delle donne; il 25,6% mostra un profilo ambivalente, contro il 34,5% delle donne; il 54,8% favorevole, contro il 49,45% delle donne e 13,7% accogliente, contro il 12,3% delle donne.
In base ai dati è possibile creare il profilo medio dell’italiano avverso all’immigrazione: si nota infatti che per lo più si dichiarano avversi uomini con età compresa tra i 35 ed i 44 anni. E’ il Centro Italia l’area dove si riscontrano più avversi ai migranti mentre, per quanto riguarda la condizione lavorativa, nella maggior parte dei casi si rileva una contrarietà agli immigrati da parte di pensionati e dirigenti. Tendenzialmente si tratta di persone con un livello di studio media. Volendo invece disegnare un profilo di italiano accogliente nei confronti dei migrati, la fascia di età più accogliente è quella compresa tra i 55 ed i 64 anni. L’area geografica più propensa all’inclusione di immigrati è il Nord Ovest, mentre i più propensi sono i lavoratori manuali e gli studenti. In media si dichiarano accoglienti nei confronti dei migranti persone con un titolo di studio alto. Alla domanda “a suo avviso, gli immigrati sono una minaccia per la sicurezza delle persone”, il 16,9% ha risposto “molto” e il 2,7% ha risposto “moltissimo”. Il 17,3% degli intervistati pensa che gli immigrati possano influire molto (il 2,8% moltissimo) negativamente sulla nostra cultura e sulle le nostre tradizioni.
Al quesito se gli immigrati rappresentino una minaccia per l’occupazione il 16,9% ha risposto “molto” mentre il 4,3% ha risposto moltissimo.
Il 72,5% del campione vede nei migranti una seria risorsa per la nostra economia, il 72,7% ritiene invece che l’immigrazione favorisca notevolmente la nostra apertura culturale e l’82,4% è convinto che tutto sommato gli stranieri sono una minaccia per l’ordine pubblico quanto gli italiani. Il gruppo di ricerca ha poi focalizzato l’attenzione su uno dei temi che più sta interessando il dibattito pubblico: quello dell’attribuzione della cittadinanza.
Il 45,6% degli intervistati ritiene che debba essere assegnata solo se vengono rispettate tre condizioni: la residenza da un certo numero di anni, la conoscenza della storia e la conoscenza della lingua. Il 42,1% si dichiara sostenitore dello ius soli, ovvero l’attribuzione della cittadinanza a chiunque nasca sul suolo italiano, indipendentemente dallo status, di cittadino o no, dei genitori. Solo il 12,3% è favorevole allo ius sanguinis, ovvero l’attribuzione della cittadinanza ai nati in Italia da genitori che già hanno ottenuto la cittadinanza.
Per quanto riguarda invece il diritto al voto l’84,2% del campione ritiene opportuno che gli immigrati esprimano le proprie preferenze in ambito locale mentre il 65,8% è favorevole alla partecipazione dei migranti alle elezioni nazionali. Quasi la totalità del campione intervistato, il 96,9%, ritiene che gli immigrati abbiano diritto alla stessa assistenza sanitaria di cui godono gli italiani.