Cresce il centrodestra: ora è al 40,1%
Il centrodestra prima coalizione politica in Italia. Partito democratico e Forza Italia in crescita. Questo è quanto emerge dall’outlook politico di Tecnè per TGCOM24, datato 6 febbraio 2014. Complice l’ingresso dell’Udc, il centrodestra (Forza Italia – Nuovo Centrodestra – Udc – altri) rafforza il proprio margine di vantaggio sui diretti concorrenti. Una crescita che permette alla coalizione di ottenere il 40,1% delle preferenze. In aumento anche i consensi nei confronti del centrosinistra (Partito democratico – Sinistra ecologia e libertà – altri): 0,4% in più rispetto all’ultima rilevazione e adesso al 34,1%. Il Centro (Scelta Civica) raggiunge soltanto l’1% (-0,2%). Singolarmente il Partito democratico conquista il 31,2% (+0,1%). Lievemente più marcato l’aumento delle preferenze per Forza Italia (+0,3%), ma comunque ancora molto distante dal Pd: al 25,2%. Raggiunge il 4,5% il Nuovo Centrodestra (+0,2%). Scende al 20,5% il Movimento 5 Stelle, che negli ultimi sette giorni ha perso lo 0,4% delle preferenze. La Lega Nord raggiunge il 3,5% grazie ad una crescita – lieve – dello 0,2%. Udc (al 2,6%) e Fratelli d’Italia (al 2,7%) perdono entrambi lo 0,2%. L’area degli incerti/non voto si attesta al 47,7%. Ad oggi, quindi, il centrodestra supererebbe la soglia del 37% (quella prevista dall’Italicum), conquistando così il premio di maggioranza. Sulla base dei dati raccolti, sono stati poi analizzati gli effetti dell’Italicum. I seggi sarebbero così ripartiti: il centrodestra alla Camera potrebbe contare su 340 seggi, mentre si accomoderebbero tra gli scranni di Montecitorio 173 deputati del centrosinistra e 104 del Movimento 5 Stelle.
Infine, notizie negative per il governo, che gode sempre meno della fiducia degli italiani. Perché se al suo esordio l’esecutivo veniva giudicato con favore dal 71,3% degli intervistati, ad oggi solo il 21,9% del campione ha espresso un parere positivo (lo 0,7% in meno rispetto all’ultima rilevazione). Il 58,2% (+0,4%) giudica negativamente l’operato dell’esecutivo. Il restante 19,9% (+0,3%) ha preferito non esprimere alcun parere.
Il sondaggio è stato effettuato il 4 febbraio 2014 con metodo Cati su un campione probabilistico articolato per sesso, età, area geografica, ampiezza centri con ponderazione all’universo sociodemografico e politico composto da 1.000 intervistati. Margine d’errore +/- 3,1%.
Sfoglia il sondaggio Tecnè-TGCOM24