Passaggio opaco
Si può anche ironizzare sull’incoerenza di un Matteo Renzi che dice una cosa per settimane e alla fine ne fa un’altra. Oppure additare l’irritualità di una crisi di governo che non si consuma con un voto di sfiducia parlamentare ma dentro la Direzione di un partito. L’impressione, tuttavia, è che ormai non serva a molto scandalizzarsi: il problema non è solo Renzi. Il paradosso di quanto accade in queste ore sono la lacerazione e il conformismo di un Pd che aspira a essere il pivot della politica. Ma intanto sprigiona instabilità, scaricando sull’Italia le sue faide interne. E passa in pochi giorni dagli applausi a Enrico Letta ad un ruvido benservito. Di fatto, opaco.
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