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Ai massimi da due anni la fiducia delle imprese

imprese_fatturatoNel mese di febbraio l’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese manifatturiere sale a 99,1 da 97,7 registrato nel mese precedente. I giudizi sugli ordini migliorano, le attese di produzione restano stabili; il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da -1 a -4. L’indice del clima di fiducia sale a 99,4 da 97,4 nei beni di consumo e a 100,3 da 98,4 nei beni intermedi, resta stabile a 97,6 nei beni strumentali. I giudizi sugli ordini migliorano in tutti i principali raggruppamenti di industrie; il saldo dei giudizi sulle scorte di prodotti finiti si presenta in aumento nei beni di consumo e in quelli strumentali, in diminuzione nei beni intermedi. Le attese sulla produzione migliorano nei beni di consumo, sono stabili in quelli strumentali e peggiorano in quelli intermedi. L’indice del clima di fiducia del settore manifatturiero sale nel Nord-ovest da 102,6 a 104,5, nel Nord-est da 96,7 a 99,2, nel Mezzogiorno da 89,1 a 90,5, mentre scende nel Centro da 96,4 a 95,5. I giudizi sugli ordini migliorano nel Nord-ovest, nel Nord-est e nel Mezzogiorno, peggiorano nel Centro; quelli sulle scorte di magazzino presentano saldi in diminuzione nel Nord-ovest, nel Nord-est e nel Centro e in aumento nel Mezzogiorno.
A febbraio 2014 l’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione sale a 77,1 da 76,3 di gennaio; migliorano le attese sull’occupazione (da -23 a -21, il saldo) mentre stabili rimangono i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (a -49).
L’indice del clima di fiducia sale da 63,8 a 66,5 nella costruzione di edifici e da 83,7 a 84,4 nei lavori di costruzione specializzati ma scende da 84,1 a 76,0 nell’ingegneria civile. I giudizi sugli ordini migliorano nella costruzione di edifici (da -58 a -57), peggiorano nei lavori di costruzione specializzati (da -51 a -53) e rimangono stabili nell’ingegneria civile (a -24); le attese sull’occupazione migliorano nella costruzione di edifici e nei lavori di costruzione specializzati (da -25 a -21 e da -23 a -20, rispettivamente) mentre peggiorano nell’ingegneria civile (da -11 a -26).
L’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi cresce a febbraio a 90,2 da 88,6 di gennaio, principalmente grazie al miglioramento dei giudizi sul livello degli ordini, il cui saldo passa da -20 a -12. Le attese sugli ordini restano stabili (a -3), mentre scendono quelle relative all’andamento dell’economia in generale (da -24 a -26 il saldo). Peggiorano i giudizi sull’occupazione ma progrediscono le corrispondenti attese (da -12 a -23 e da -12 a -8, rispettivamente); sale lievemente il saldo delle aspettative sulla dinamica dei prezzi di vendita (da -13 a -12).
Nel dettaglio, gli indici settoriali del clima di fiducia aumentano nei trasporti e magazzinaggio (da 108,0 a 114,8) e nei servizi turistici (da 70,8 a 73,3); diminuiscono invece nell’informazione e comunicazione (da 91,5 a 85,5) e nei servizi alle imprese ed altri servizi (da 83,7 a 82,4). I giudizi sugli ordini migliorano nei trasporti e magazzinaggio (da -9 a 0), nell’informazione e comunicazione (da -11 a -2) e nei servizi alle imprese e altri servizi (da -24 a -23). Le attese sugli ordini si contraggono nei trasporti e magazzinaggio e nei servizi alle imprese (da 22 a 10 e da -12 a -14, rispettivamente) mentre crescono nei servizi turistici e in quelli di informazione e comunicazione (da -19 a -10 e da 5 a 12, rispettivamente). Le attese sull’andamento generale dell’economia peggiorano in tutti i comparti tranne che nei trasporti e magazzinaggio dove balzano a 10 da -13.
Il clima di fiducia diminuisce nel Nord-ovest e nel Mezzogiorno (da 91,2 a 86,6 e da 92,7 a 90,2, rispettivamente), aumenta invece nel Nord-est e al Centro (da 70,1 a 76,7 e da 95,1 a 101,0 rispettivamente).
Nel commercio al dettaglio l’indice del clima di fiducia passa a 96,3 da 93,9 (in gennaio). In particolare, recupera il saldo dei giudizi sulle vendite correnti (da -35 a -26) e torna a diminuire quello delle attese sulle vendite future (da 1 a 0); varia da -5 a -4 il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino. L’indicatore di fiducia è in aumento sia nella grande distribuzione (da 93,1 a 97,2), sia in quella tradizionale (da 94,8 a 96,3). Nella prima si osserva un forte recupero del saldo dei giudizi sulle vendite correnti (da -22 a -6), ma diminuisce quello delle attese sulle vendite future (da 11 a 5); nella seconda, aumenta sia il saldo dei giudizi sulle vendite correnti (da -45 a -40), sia quello delle attese sulle vendite future (da -8 a -5). Quanto alle scorte di magazzino, il saldo della variabile passa da -4 a -7 nella grande distribuzione e da -4 a 0, in quella tradizionale.

(fonte: Istat)

 

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