Qual è la migliore forma dello Stato?
Il 68,9% degli italiani preferisce il “sistema presidenziale con l’elezione diretta del presidente della Repubblica”. Questo è quanto emerge dal sondaggio Tecnè La migliore forma dello Stato per gli italiani, secondo cui soltanto il 29,6% degli intervistati ha invece dichiarato di preferire il sistema Parlamentare. Molto bassa la quota del campione che ha ammesso di essere incerto: 1,5%. Evidenti differenze si rilevano una volta chiesto all’intervistato il partito di riferimento. Emerge così che gli elettori di centrodestra e Movimento 5 Stelle sono quelli che esprimono – in percentuali più alte – la propria preferenza per il sistema presidenziale: Forza Italia (85,7%), Nuovo Centrodestra (79,5%), M5S (75,3%), Fratelli d’Italia (74,4%) e Lega Nord (89,2%). Meno nette le differenze interne all’elettorato del Partito democratico: il 53,9% si è detto favorevole al sistema presidenziale, mentre il 45,1% ha ammesso di preferire quello parlamentare. Dividendo il campione per fasce d’età emerge che il 76,8% degli intervistati tra i 18-29, così come il 68,6% tra i 30-44 e il 63,8% tra i 45-64 anni, preferisce il sistema presidenziale. Tra i sostenitori del sistema presidenziale è leggermente più elevata la quota del campione over 64 (71,5%). Territorialmente, il 69,8% dei residenti al Nord e il 73% di quelli che vivono nel Mezzogiorno ha espresso la propria preferenza per il sistema presidenziale. Leggere differenze si rilevano nel Centro Italia, dove il 59,7% desidera una riforma del sistema italiano in senso presidenziale contro il 38,5% che preferisce il sistema parlamentare. Analizzando il campione in base all’impiego lavorativo, si evince che i sostenitori più convinti del sistema presidenziale sono gli “imprenditori e i lavoratori autonomi” (82,8%), gli “studenti” (83,7%), le “casalinghe” (75,7%), i “disoccupati” (72,7%) e i “pensionati” (71,3%). Meno differenze si riscontrano invece tra i “lavoratori dipendenti”: il 56,2% si dice favorevole ad un sistema presidenziale, mentre il 41,6% opta per quello parlamentare.
Il sondaggio è stato effettuato tra il 20 e il 22 marzo 2014 con metodo Cati su un campione probabilistico articolato per sesso, età, area geografica, ampiezza centri con ponderazione all’universo sociodemografico e politico composto da 1.000 intervistati. Margine d’errore +/- 3,1%.