Flessione per Pd e Forza Italia
Il 58,0% degli italiani giudica positivamente la riforma del Senato proposta dal Governo, giudicato a sua volta favorevolmente dal 46,5% degli intervistati. Questo è quanto emerge dal monitor politico Tecnè per TGCOM24. Pur in calo dello 0,6%, la percentuale dei giudizi positivi nei confronti del premier Renzi e dei suoi ministri continua ad essere superiore a quella dei giudizi negativi al 33,2% (+0,1%). Delle tante proposte del governo, una in particolare sembra riscuotere molti consensi: la riforma del Senato, che prevede la non eleggibilità dei suoi componenti e il superamento del bicameralismo perfetto (cioè il fatto che una legge, per essere approvata, deve essere votata da entrambe le camere). Come già anticipato, il 58,0% degli italiani si dice favorevole a tale cambiamento, che invece non convince il 21,4%. Mentre il 20,6% del campione ha ammesso di “non sapere” o si è detto “incerto”. Interessanti le percentuali rilevate una volta chiesto agli intervistati il partito di riferimento. Gli elettori di Centrodestra (con l’86,3%) e quelli di Centrosinistra (con il 65,3%) sono tra quelli che accolgono positivamente la riforma. Più omogenei i giudizi espressi dagli elettori del Movimento 5 Stelle: il 50,7% ha espresso un parere positivo, il 40,2% uno contrario.
Pur perdendo lo 0,3%, il centrodestra (Forza Italia – Nuovo Centrodestra – Udc – Altri) si conferma comunque la prima forza politica del Paese con il 36,4%. Dopo aver avvicinato la coalizione avversaria, il centrosinistra (Partito democratico – Sinistra ecologia – Scelta Civica – Altri) continua a perdere terreno (-0,6%), attestandosi al 35,5%.
Singolarmente il Partito democratico conquista il 30,5% (-0,6% rispetto alla precedente rilevazione) delle preferenze. In calo anche Forza Italia (-0,7%) e ora al 22,7%, distanziando così solo dello 0,2% il Movimento 5 Stelle, che si attesta a quota 22,5%. Dei restanti partiti, soltanto il Nuovo Centrodestra riesce a catalizzare oltre il 4% dei consensi (4,1%), Lega Nord al 3,9% (+0,3%), Fratelli d’Italia al 3,4% (+0,2%), Sinistra ecologia libertà al 3,1% (+0,1%) e Udc al 2,0% (-0,1%). L’area degli incerti-non voto si attesta al 46,3% (+0,6%). Percentuali in linea con quelle rilevate nel momento in cui è stato chiesto agli intervistati di esprimere le proprie intenzioni di voto per le Europee. Pur perdendo molti consensi, il Partito democratico (-0,8%) resta la prima forza politica italiana con il 30,2% delle preferenze. Grazie ad una crescita dell’1%, il Movimento 5 Stelle (al 23,4%) supera Forza Italia in calo dello 0,9% e ora al 22,0%. La lista Tsipras si ferma al 5,2% (-0,6% rispetto alla precedente rilevazione), la Lega Nord al 4,6% (+0,8%), il Nuovo Centrodestra al 3,8% (-0,1%), Fratelli d’Italia al 3,4% (+0,2%). All’Europee, l’area degli incerti-non voto si attesta invece al 46,5%.
Il sondaggio è stato effettuato il 1° aprile 2014 con metodo Cati su un campione probabilistico articolato per sesso, età, area geografica, ampiezza centri con ponderazione all’universo sociodemografico e politico composto da 1.000 intervistati. Margine d’errore +/- 3,1%.
Sfoglia il sondaggio Tecnè-TGCOM24