Anziani: spesa e beneficio per la società
Sono tanti gli anziani che, potenzialmente, oggi (2 ottobre) festeggiano la Festa dei Nonni, secondo Istat infatti l’Italia è uno dei Paesi più vecchi d’Europa: 144,5 ogni 100 giovani (il 27% della popolazione totale ha oltre 60 anni), numero che potrebbe arrivare a 256 su ogni cento entro il 2050 (arrivando al 38,4% della popolazione complessiva).
Stessa sorte spetta anche alla popolazione mondiale. Secondo le Nazioni Unite il numero degli over 60 nel mondo potrebbe aumentare notevolmente già entro il 2020 toccando il miliardo di unità, raddoppiando entro il 2050. Entro tale data il numero degli ultracentenari salirà a tre milioni.
Due anziani sopra i 60 anni su tre vivono in Paesi in via di sviluppo e saranno quattro su cinque entro il 2050.
“Il numero delle persone anziane sta crescendo più rapidamente di qualsiasi altro gruppo di età – avverte l’Onu -. La gente di tutto il mondo deve invecchiare con dignità, e vedere garantita la piena realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali. L’invecchiamento non è un processo che inizia a 60 anni, ma sono i giovani di oggi che faranno parte dei due miliardi di anziani di domani”. Per questo bisogna, oggi, prendere provvedimenti seri per non rimanere impreparati quando il fenomeno potrebbe diventare fuori controllo.
Solo in Germania, Giappone e Italia gli under 65 superano il 20% della popolazione complessiva e per questo vengono considerati nazioni “super-anziane”. Entro il 2020 a queste se ne aggiungeranno altre dieci ed altre 34 entro il 2030.
Tornando all’Italia: nel 1971 i bambini con meno di cinque anni erano circa 5,5 milioni, circa due milioni in più rispetto ale rilevazioni più recenti. Al contrario gli over 65 erano poco più di sei milioni nel 1971 mentre oggi sono circa il doppio.
L’aumento degli anziani e la diminuzione dei giovani – spiegava Carlo Buttaroni su T-Mag – “ha reso il sistema di welfare europeo sempre meno sostenibile dal punto economico nonché meno stabile nel momento in cui la base fiscale si riduce e, contestualmente, aumentano i costi determinati dall’aumento della popolazione anziana a carico del sistema stesso. Le entrate e la spesa pubblica, infatti, risentono inevitabilmente delle caratteristiche anagrafiche della popolazione. Se da un lato, quindi, le entrate sono destinate a ridursi in funzione del minor peso delle generazioni in grado di produrre reddito, dall’altro, la spesa pubblica per la previdenza e l’assistenza agli anziani potrà solo crescere in relazione all’aumento dei beneficiari del sistema pensionistico e socioassistenziale. Questo scenario non è, però, ineluttabile e può essere cambiato attraverso scelte di politica economica che devono essere assunte nel giro di poco tempo, anche in risposta alla crisi economica e ai danni prodotti dalle politiche del rigore”.
Non solo una spesa
Gli anziani non sono però solo una spesa: stando a un’indagine condotta dalla Coldiretti, una famiglia su tre, più precisamente il 37%, conta fortemente sui risparmi dei nonni. Il 17% ritiene invece fondamentali consigli e suggerimenti tanto da reputarli “fonte di ispirazione di nuove attività imprenditoriali”. La crisi infatti, spiega la Coldiretti – spinge gli italiani verso uno stile di vita più sobrio per rifugiarsi nelle esperienze collaudate di genitori e nonni e così la tradizione diventa business con il moltiplicarsi di iniziative che trasformano le esperienze del passato in idee imprenditoriali che creano lavoro e contribuiscono alla ripresa economica”.
Anche il presidente della Repubblica, Giorrgio Napolitano, in una nota diffusa in occasione dellaa Festa dei Nonni, ricorda che “è nella trasmissione di ricordi e insegnamenti da parte delle persone anziane e degli anziani e di preziosi stimoli da parte delle più giovani e dei più giovani una delle fonti profonde di benessere interiore per una società.
Buona giornata delle nonne e dei nonni, dunque, a loro e non soltanto a loro. Auguri anche a quanti trovano sostegno dal contributo di nonne e nonni alla crescita delle giovani generazioni, a figli e nipoti che donano attenzione, e in molti casi assistenza, ai festeggiati di oggi così favorendo la circolazione di risorse ed energie vitali per i cittadini dell’intero Paese”.